Il mesotelioma testicolare, chiamato anche mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, è un tipo di mesotelioma, tra i più rari. Come gli altri mesoteliomi è causato dall’esposizione alle fibre cancerogene di asbesto, anche detto amianto.

L’UPIDSA – Università Popolare Internazionale Diritto, Scienza e Ambiente APS si occupa di formare un personale tecnico in grado di occuparsi di difesa del diritto alla salute e di prevenzione a 360° in ambito di salvaguardia dell’ambiente e della salute. Ovviamente non si può prescindere dal rischio amianto che in Italia al momento rappresenta ancora un problema gravissimo. Al mesotelioma e alle altre patologie amianto correlate sono legate una serie di tutele e benefici previsti dalla legge a cui si aggiunge la possibilità di richiedere il risarcimento differenziale dei danni al datore di lavoro.

Al mesotelioma, malattia dalla diagnosi difficile e con sintomi subdoli, sono purtroppo legati anche colpe legate alla responsabilità medica. Senza infatti ricorrere ad una adeguata anamnesi lavorativa è facile imbattersi in un ritardo nella diagnosi. Molto spesos il personale sanitario conosce poco questa malattia e quindi si verificano casi di cure e trattamenti inadeguati. Anchein queste circostanze è possibile richiedere ed ottenere il risarcimento dei danni a carico del personale sanitario o della struttura sanitaria.

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Mesotelioma testicolare: cos’è

Cos’è il mesotelioma testicolare? Come tutti i tumori maligni, esso origina dalla crescita incontrollata di cellule anomale che hanno la capacità di formare masse tumorali anche in altri organi e parti dell’organismo, anche distanti (metastasi). In questo caso il tumore originario parte dalla tunica vaginale del testicolo, una membrana sierosa che riveste i testicoli nel corpo umano.

La tunica vaginale del testicolo (detta anche tonaca vaginale propria) è un mesotelio che avvolge la superficie esterna del testicolo in una sorta di sacco sieroso a doppia parete che è una dipendenza del peritoneo. La tonaca vaginale propria è costituita da due foglietti: il foglietto viscerale (o epiorchio) e quello parietale (o periorchio), che continuano l’uno nell’altro in corrispondenza del margine posteriore del testi­colo costituendo il cosiddetto mesorchio. I due foglietti de­limitano una cavità virtuale, la cavità vaginale, contenente una minima quantità di liquido sie­roso. L’epiorchio aderisce intimamente alla superficie esterna del testicolo, mentre il periorchio è applicato alla parete interna del sacco scrotale.

Il tumore della tunica vaginale del testicolo ha una latenza temporale che può arrivare fino a 50 anni ed è quasi sempre mortale. L’unica forma di prevenzione è evitare le esposizioni ad amianto, unica causa per l’insorgenza di questa malattia. In alcuni casi il cancro del mesotelio testicolare si diffonde nei tessuti limitrofi (come il peritoneo) e può contaminare organi sia vicini che distanti, formando metastasi.

Il mesotelioma testicolare è una neoplasia rara ma non è l’unico tipo di mesotelioma. Essi  insorgono nelle membrane sierose di rivestimento di altre strutture del corpo umano, prima fra tutte quelle dei polmoni, le pleure. Il mesotelioma pleurico è la forma più comune di mesotelioma. Ci sono il mesotelioma pleurico, il più diffuso, quello peritoneale e pericardico.

Come avviene la diagnosi?

Come già detto, i mesoteliomi sono tumori di non sempre facile diagnosi. Nei documenti del consenso di Helsinki sono stabiliti i criteri per la diagnosi e lo studio del mesotelioma di cui i medici devono tenere conto.

L’ultrasuono è un tipo di scansione per immagini, preciso al 90%, per rilevare i tumori testicolari e la loro diffusione. Per confermare la diagnosi è possibile raccogliere un campione di sangue al fine di individuare i marcatori, sostanze rilasciate dal mesotelioma che aiutano a confermare la diagnosi.

Il metodo definitivo per la conferma resta però la biopsia che consiste nella rimozione di un campione di tessuto dal mesotelioma e l’invio al laboratorio per il test. La valutazione del campione avviene con una tecnica chiamata colorazione immunoistochimica. I marcatori immunochimici per il cancro del mesotelio della tunica vaginale del testicolo comprendono la calretinina, la citocheratina 5/6 e il gene del tumore di Wilms 1, noto anche come WT1.

Un altro strumento per la diagnosi è l’ecografia transrettale. In questo caso la diagnosi si basa sulle tecniche di imaging (ecografia e tomografia computerizzata toraco-addomino-pelvica – CAP-CT).  Queste tecniche possono però causare la perdita di tempo prezioso nella diagnosi di questa grave neoplasia. Ogni volta che una tumefazione intrascrotale è di incerta natura, bisogna per questo ricorrere alla inguinotomia esplorativa al fine di ottenere una diagnosi certa il prima possibile.

Trattamento e cura del mesotelioma testicolare

Il mesotelioma testicolare è estremamente raro e proprio per questo motivo di non facile trattamento. Il personale medico dovrà valutare per ogni singolo caso l’approccio più efficace e, in base alla stadiazione, all’età e allo stato di salute generale del paziente si disegnerà un approccio terapeutico individuale.

Negli ultimi 30 anni sono stati rilevati solo 73 casi di questa neoplasia e al momento l’approccio chirurgico è considerato il più efficace.

  • Chirurgia: intervento di Orchiectomia inguinale radicale. Si tratta di un intervento chirurgico che rimuove il testicolo. Una procedura comune è anche la linfoadenectomia che rimuove i linfonodi intorno al sito e verifica la diffusione del mesotelioma.
  • Radioterapia: efficace nei tumori confinati in una zona del corpo oppure in concomitanza con chirurgia e chemioterapia. Consiste nell’utilizzo di radiazioni ionizzanti, attraverso un fascio di fotoni penetranti, che impediscono il proliferare delle cellule malate danneggiando il loro patrimonio genetico, impedendo di conseguenza al tumore di crescere e riducendolo progressivamente.
  • Chemioterapia: consiste nel somministrare una o più sostanze in grado di distruggere in modo quanto più possibile mirato gli agenti responsabili delle malattie e, in caso di tumore, le cellule tumorali durante il loro processo di replicazione.
  • Immunoterapia: trattamento emergente che si è rivelato efficace per altre forme di mesotelioma; sono in corso studi e ulteriori ricerche.

Cause del mesotelioma testicolare e fattori di rischio

La prima causa di sviluppo del mesotelioma testicolare, come già detto, è l’esposizione all’amianto, anche detto asbesto. Con il termine asbesto si intende un gruppo di minerali in cui rientrano tutti i minerali che hanno caratteristiche asbestiformi, ovvero si suddividono in fibre longitudinali via via più sottili, fino a raggiungere dimensioni infinitesimali. Queste fibre, una volta rilasciate nell’aria, sono facili da inalare ed ingerire e danno origine a fenomeni infiammatori che possono eventualmente evolvere in neoplasia. Questo attraverso il fenomeno della canceerogenesi.

L’amianto grazie alle sue caratteristiche tecniche (ottima resistenza al calore, alla trazione , agli agenti esogenie all’usura) è stato ampiamente utilizzato in oltre 3000 applicazioni dall’edilizia all’industria: nella costruzione e manutenzione di navi e treni, nell’edilizia (tegole, pavimenti, vernici, etc.), nelle tute dei Vigili del Fuoco, nelle automobili (componenti meccaniche e vernici) ecc…

Come per gli altri mesoteliomi, altre cause possono essere l’esposizione agli zeoliti con erionite ( simili all’amianto), le radiazioni, le iniezioni di diossido di torio e l’infezione da virus SV40. Tuttavia, questi sono fattori di rischio assai poco comuni rispetto all’esposizione ad asbesto, che causa tale mesotelioma in almeno il 40% dei casi.

La pericolosità della manipolazione di amianto

L’utilizzo e la manipolazione di asbesto ne determinano la riduzione allo stato pulverulento e le fibre, di dimensioni così piccole da essere impossibili da vedere a occhio nudo, possono essere inalate o ingerite, depositandosi così all’interno dell’organismo umano. Nel 1992 la produzione e l’uso dei materiali di amianto è stata bandita dalla legge. In Italia esistono ancora numerosissimi non bonificati. Si prevedere che, data la latenza del mesotelioma fino a 50 anni dall’esposizione, stiamo andando incontro nei prossimi anni ad un picco della malattia.

Sui Quaderni del Ministero della Salute trovate tutte le info sullo stato dei lavori in Italia nel contrasto delle malattie amianto correlate e sul sito dell’OMS le informazioni sulla pericolosità dell’amianto e sulla sua comprovata capacità di causare mesoteliomi.

Lo IARC (International Agency For Research On Cancer – Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (che fa parte dell’ONU), nella monografia sull’amianto (2012. Asbestos. Actinolite, amosite, anthophyllite, chrysotile, crocidolite, tremolite. IARC Monogr Evaluation Carcinog Risk Chem Man, Vol. 100C), ha precisato, a pag. 294: “There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary”.

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Mesotelioma testicolare e tutela legale

Il mesotelioma della tunica vaginale del testicolo è contemplato nella Lista I delle tabelle INAIL, con codice identificativo I.6.03. Come in tutte le malattie inserite nella lista I dell’INail, per esso vige la presunzione legale di origine lavorativa. Ciò significa che è sufficiente la dimostrazione della presenza di asbesto sul luogo di lavoro e della malattia per ottenere il riconoscimento di malattia professionale.

Il lavoratore o la famiglia, in caso di decesso, ottenuto il riconoscimento della malattia professionale, ha, quindi, diritto a:

  • rendita INAIL, per il danno con grado di invalidità superiore al 16%;
  • indennizzo INAIL, se grado compreso tra il 6% e il 15%.

Inoltre le vittime possono richiedere la prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto, qualora il danno biologico sia di grado superiore al 16%. Il valore equivale al 15 % della rendita. Anche in caso di esposizione ambientale, e non lavorativa, sussiste la possibilità di ottenere la liquidazione una tantum di un importo pari a 10.000 euro.

Diritto al prepensionamento e pensione inabilità

Le vittime esposte ad amianto, che hanno contratto il mesotelioma testicolare, hanno diritto ai benefici contributivi (art. 13, comma 7, della Legge 257/92). È il prolungamento dell’anzianità contributiva pari al 50% del periodo di esposizione. Si tratta quindi di maggiorazioni previdenziali che permettono il prepensionamento e, per coloro che sono già in pensione, la rivalutazione della posizione previdenziale con il coefficiente 1,5.

Inoltre, nel caso in cui i benefici contributivi amianto fossero ritenuti insufficienti per maturare il diritto a pensione, si può chiedere la pensione di invalidità amianto (art. 1, comma 250 della Legge 232/2016).

Mesotelioma testicolare e Vittime del dovere

I dipendenti delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza o i soggetti che abbiano svolto attività di servizio per la Pubblica Amministrazione hanno diritto al riconoscimento dello status di vittima del dovere. Questo permette di ottenere la liquidazione, a partire dal 01.01.2007, di una elargizione speciale pari a € 2.000 per ogni punto percentuale di invalidità sino al massimo di €200.000. Qualora sia avvenuto il decesso, la somma viene erogata nei confronti dei familiari superstiti ai sensi del DPR 243/2006.

In più è previsto uno speciale assegno vitalizio, non reversibile,  pari a €1.033 mensili, per i soggetti che riportino un’invalidità non inferiore al 25%, o ai familiari superstiti (a decorrere dal 1 gennaio 2008). Questo si aggiunge all’assegno vitalizio di €258,23 al mese ex art. 4 co.1 DPR 243/2006 (corrisposto dal 26 agosto 2004).

Infine hanno il beneficio della cancellazione dell’Irpef sulle pensioni dirette e indirette di natura privilegiata conseguenti al riconoscimento. Questo è stato previsto dalla Legge di bilancio per il 2017, quindi decorre dal 1 gennaio 2017.

Questi si aggiungono ai benefici previsti in relazione alla causa di servizio. Questi sono:

  • equo indennizzo, se dall’infermità o lesione è derivata un’invalidità riconducibile a una delle categorie di cui alle tabelle A o B allegate al DPR 834/1991;
  • retribuzione integrale dei periodi di malattia causati dall’infermità o dalla lesione riconosciuta;
  • aumento dello scatto stipendiale per invalidità di servizio per una sola volta e pari all’1,25% o al 2,50% a seconda della classificazione delle infermità;
  • pensione privilegiata e prepensionamento grazie alla maggiorazione dell’anzianità di servizio ai fini pensionistici, per i soggetti con invalidità ascrivibile a una delle prime 4 categorie della Tabella A allegata al DPR n. 834/1981.

Risarcimento differenziale dei danni

Le vittime di mesotelioma della tunica vaginale del testicolo e i loro familiari, in caso di decesso, hanno sempre diritto anche all’integrale risarcimento dei danni. Infatti INAIL indennizza solo il danno biologico e quello per diminuite capacità lavorative del soggetto. Ma il lavoratore ha diritto all’integrale ristoro di tutti i danni, sia patrimoniali sia non patrimoniali.

Perciò le vittime possono richiedere il risarcimento del danno differenziale e complementare al datore di lavoro. È quindi compreso anche il ristoro del danno morale e del danno esistenziale. Le somme dovute subiranno, poi, lo scomputo per poste omegenee dell’indennizzo.

In caso di decesso, il risarcimento deve essere liquidato in favore dei suoi familiari ed eredi. Tali soggetti, infatti, hanno diritto al ristoro dei pregiudizi sofferti direttamente dalla vittima (iure hereditatis), sia dei danni sofferti per la perdita del loro congiunto (iure proprio).

Mesotelioma della tunica vaginale e responsabilità medica

In caso di responsabilità medica, ovvero errore medico nella diagnosi o nel trattamento e cura del mesotelioma testicolare, si ha diritto a richiedere il risarcimento dei danni al personale sanitario o alla struttura sanitaria. Come già accennato i casi di errata diagnosi del mesotelioma non sono purtroppo rari. Non sempre inoltre c’è adeguata consapevolezza sui migliori trattamenti e cure per il mesotelioma.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto fornisce consulenza legale e medica e ha stilato un protocollo per promuovere il trattamento multimodale del mesotelioma e le migliori pratiche per affrontare questa malattia amianto.

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