L’Eternit, un tempo considerato un materiale rivoluzionario per le costruzioni, si è rivelato una fonte di gravi rischi per la salute pubblica a causa delle sue fibre di amianto. La storia della sua produzione e delle malattie correlate ha portato a importanti battaglie legali e a un crescente impegno per la protezione contro l’esposizione all’amianto. Oggi viene ancora prodotto in diversi paesi dove estrazione, uso e commercio di minerali di amianto non è stato ancora bandito.

Che cos’è l’Eternit: il cemento amianto

L’Eternit è un materiale da costruzione costituito da cemento-amianto, un composto che combina malta e fibre di amianto. L’asbesto è stato largamente utilizzato nel settore edile grazie alla sua resistenza, durabilità e proprietà isolanti. Le fibre di amianto, però, sono altamente pericolose per la salute umana se inalate, poiché possono causare gravi malattie respiratorie e cancerogene.

Eternit è il nome della più nota azienda produttrice di cemento amianto, di proprietà della famiglia Schmidheiny. Il nome dell’azienda è così noto e commercialmente di successo da essere diventato sinonimo di prodotti in cemento amianto, realizzati con un impasto di malta e fibre di amianto.

Il nome Eternit viene da aeternitas, parola latina che significa eternità e si riferisce alla particolare durata ed industruttibilità dell’asbesto e, di conseguenza, del cemento amianto. Il cemento amianto, o fibro cemento, unisce in un solo materiale la versatilità del cemento e l’indistruttibilità dell’amianto. Questa caratteristica dell’Eternit, unita alla sua economicità è alla base del suo enorme successo commerciale.

Quali sono le caratteristiche dell’Eternit?

Nei prodotti di cemento amianto (o fibrocemento) la versatilità di forme e colori del cemento, o malta, è unita alle fibre dei minerali di amianto. Tra queste figurano soprattutto crisotilo (anche detto amianto bianco) e in minima parte crocidolite e amosite.

Le fibre di amianto hanno una enorme resistenza alla trazione e al calore, con temperature di decomposizione molto alte. Resistono inoltre agli attacchi di agenti esogeni e hanno un basso costo di estrazione e lavorazione, nonché un’alta reperibilità in natura.

Così le lastre di Eternit e i tubi in cemento amianto prodotti dalla multinazionale potevano vantare economicità, leggerezza e resistenza. Erano quasi indistruttibili, come suggerisce il nome Eternit, e furono ampiamente usate. Per la copertura di tetti e capannoni hanno avuto grandissimo utilizzo in Italia e nel mondo.

Storia della Produzione del cemento-amianto

La storia dell’Eternit è un racconto di innovazione e tragedia. La produzione di Eternit ebbe inizio all’inizio del XX secolo, con l’invenzione del materiale da parte di Ludwig Hatschek, un industriale austriaco. Nel 1901, Hatschek brevettò un processo di produzione che combinava fibre di amianto con cemento, creando un materiale economico e resistente. Questo nuovo prodotto, come già detto, fu chiamato “Eternit,” derivato dalla parola latina “aeternitas,” che significa “eternità,” per sottolineare la durabilità del materiale.

Nel 1903, Alois Steinmann acquistò la licenza per la produzione e fondò la Schweizerische Eternitwerke AG a Niederurnen, in Svizzera. In breve tempo, i prodotti in fibrocemento guadagnarono popolarità per la loro durabilità e resistenza al fuoco. Durante il XX secolo, Eternit e altre aziende licenziatarie produssero innumerevoli prodotti, tra cui lastre di copertura, tubi e pannelli isolanti, che furono ampiamente utilizzati in tutto il mondo.

Le lastre ondulate di Eternit: il fibro cemento più venduto

Negli anni ’30 del secolo scorso iniziò la produzione delle lastre ondulate, utilizzate come copertura di tetti e capannoni, diventando probabilmente il prodotto più noto di Eternit.

A partire dal 1935, il fibrocemento venne prodotto anche dalla ditta Fibronit a Bari e successivamente a Napoli Bagnoli. Nel 1955 nacque Eternit Siciliana, che affiancò gli stabilimenti di Casale Monferrato, Rubiera (Reggio Emilia), Cavagnolo (Torino), Broni (Pavia) e Bari.

Tra gli anni ’40 e ’60, la popolarità dell’Eternit aumentò a tal punto che venne prodotto in vari colori e utilizzato per costruire oggetti in cui la sua indistruttibilità non era necessaria, come le sedie da spiaggia in fibrocemento.

Applicazioni Industriali del Cemento-Amianto Eternit

L’Eternit è stato largamente impiegato in molteplici settori industriali per le sue proprietà isolanti e resistenti al fuoco. Le principali applicazioni industriali includono:

  • Produzione di manufatti: è stato utilizzato per creare vari prodotti industriali, come tubi, pannelli e lastre.

Come isolante Termico:

  • Centrali termiche e termoelettriche: per isolare termicamente i componenti, prevenendo la dispersione di calore.
  • Industria chimica, siderurgica, vetraria, ceramica e dei laterizi: per proteggere attrezzature e strutture da temperature elevate.
  • Industria alimentare: in distillerie, zuccherifici e fonderie per mantenere temperature costanti.
  • Impianti a bassa temperatura: negli impianti di refrigerazione e condizionamento per la sua capacità di isolare dal freddo.

Come Barriera Antifiamma:

  • Impianti elettrici: per proteggere cavi e componenti elettrici dal rischio di incendio.

Come isolante Acustico:

  • Materiale fonoassorbente: per ridurre il rumore e migliorare l’isolamento acustico in diversi contesti industriali.

Applicazioni dell’Eternit in Edilizia

L’Eternit ha trovato ampio impiego anche nel settore edile, grazie alle sue proprietà resistenti e isolanti. Le principali applicazioni edilizie includono:

Per coperture e rivestimenti:

  • Coperture di tetti e capannoni: le lastre ondulate di Eternit erano comunemente utilizzate per coprire edifici industriali e civili.
  • Soffitti e pareti divisorie: nei pannelli di cemento-amianto per edifici prefabbricati, come scuole e ospedali.
  • Canne fumarie: le canne fumarie in cemento-amianto erano diffuse per la loro resistenza al calore e alla corrosione.

in Serbatoi e Condotte:

  • Serbatoi e condotte per l’acqua: Eternit è stato impiegato per la realizzazione di serbatoi e tubature, sfruttando la sua durabilità e resistenza alla pressione.

Situazione Attuale dell’Eternit in Italia

Nonostante il divieto dell’amianto in Italia dal 1992, materiali contenenti amianto, compreso il cemento-amianto, sono ancora presenti in molte strutture. Questo ha portato alla necessità di bonifiche e monitoraggi per garantire la sicurezza pubblica.

Il Ministero dell’Interno italiano, con la Circolare n. 91 del 14 settembre 1961, prescriveva l’uso di intonaco di amianto per la protezione antincendio delle strutture in acciaio. Mentre alcuni paesi europei avevano già vietato l’amianto, in Italia il suo utilizzo continuava a essere promosso.

Gli accordi internazionali per l’esportazione di manufatti in amianto, come quelli stipulati con Germania, Brasile, Pakistan, Argentina e Afghanistan, hanno ritardato l’adozione delle raccomandazioni degli igienisti che, già dagli anni ’40, segnalavano i rischi oncogeni associati all’amianto.

Divieto dell’Amianto in italia e in europa

La legge del 1992 in Italia vietò l’estrazione, la lavorazione e la commercializzazione dell’amianto, costringendo alla chiusura i vari stabilimenti Eternit nel paese. Questo lasciò fabbriche e ambienti non bonificati. Tuttavia, in altri paesi, come il Brasile, Eternit continua a produrre e vendere lastre piane e ondulate e tubi in fibrocemento senza restrizioni.

Utilizzo dell’Amianto nella Storia

L’amianto ha una lunga storia d’uso. Già nell’antichità, era conosciuto come la “lana della salamandra” per la sua resistenza al fuoco. Marco Polo, nel suo libro “Il Milione”, menzionò l’uso dell’amianto in Cina nei settori tessile e medico. All’inizio del ‘900, l’amianto veniva utilizzato nelle metropolitane di Parigi e Londra al posto di materiali infiammabili.

Nel 1932, l’amianto fu utilizzato per la coibentazione del transatlantico Queen Mary e, successivamente, in molte altre navi della Marina Militare. Fino agli anni ’60, veniva impiegato in vari farmaci, tra cui un talco per contrastare la sudorazione dei piedi e nelle otturazioni dentarie, grazie alla sua indistruttibilità.

L’Eternit è pericoloso? perchè?

Nei primi del ‘900, quando l’Eternit muoveva i suoi primi passi nel mercato, la pericolosità dell’amianto, sebbene non provata scientificamente, era già nota. Eppure la vera fortuna commerciale del minerale doveva ancora iniziare la sua folle corse verso le vette del successo.

L’Eternit, come tutti i materiali di amianto, è pericoloso. L’OMS in questo non ha dubbi:

“All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials”.

Il crisotilo è presente nell’Eternit nella misura del 15%.

Perché l’Eternit è pericoloso?

La pericolosità dell’amianto risiede nella sua natura asbestiforme. Esso è infatti formato da fibre sottili e longitudinali che diventano via via più sottili e facilmente inalabili. Per cancerogenesi, una volta inalate, causano gravi infiammazioni che evolvono in cancro. Questo meccanismo è descritto da Linton, van Zandwijk, Reid, Clarke, Cao, Kao (Inflammation in malignant mesothelioma – friend or foe?. Ann Cardiothorac Surg. 2012;1(4):516–522).

Nell’Eternit le fibre di amianto sono contenute in una matrice compatta. Basta però una rottura, anche infinitesimale, perché le fibre di asbesto possano essere rilasciate nell’ambiente. A seguito di sollecitazioni fisiche, rotture, traumi, erosione da agenti atmosferici e incuria, le fibre di amianto possono infatti disperdersi nell’ambiente.

La Corte di Cassazione, IV Sez. Penale, n. 45935/2019, ha chiarito che l’infiammazione è il terreno fertile per la degenerazione neoplastica. Specialmente per quanto riguarda l’insorgenza del mesotelioma e di altre malattie tumorali, anche le esposizioni a basse dosi sono dannose e rischiose.

Aerodispersione delle fibre di Eternit

La pericolosità dell’asbesto si lega all’indice dell’aerodispersione, sulla base del D.M. 06.09.1994. Oltre che per i normali effetti del decorso del tempo e degli agenti atmosferici, le aerodispersioni sono dovute alle attività manutentive dell’amianto Eternit.

L’ONA e il suo Presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, raccomandano di evitare ogni forma di esposizione. Il danno amianto è in proporzione all’entità dell’esposizione per intensità e durata. In più, ci sono anche dei rischi di natura ambientale.

In Italia ci sono 58.000.000 di metri quadrati di coperture in cemento amianto, di cui 20.296 sono siti industriali, 50.744 sono edifici pubblici, 214.469 sono edifici privati, 65.593 le coperture in cemento amianto e 18.945 altra tipologia di siti (cit. “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia“, pag. 42).

Poiché tutte le esposizioni, anche quelle a bassa dose, sono dannose, perché creano infiammazione e si cumulano con le altre, il rischio è costante. Infatti, stiamo assistendo ad un continuo aumento di casi di mesotelioma, anche nei casi di utilizzo di amianto nelle scuole e negli ospedali.

Approfondisci su: Report Consensus di Helsinki

Malattie Correlate all’esposizione a Eternit: quali sono?

L’amianto contenuto nell’Eternit è estremamente pericoloso per la salute. Le fibre microscopiche di amianto possono essere rilasciate nell’aria e inalate, causando gravi malattie. Le principali patologie correlate all’esposizione all’amianto includono:

  • Asbestosi: una malattia polmonare cronica causata dall’inalazione di fibre di amianto, che provoca cicatrizzazione dei tessuti polmonari e difficoltà respiratorie.
  • Mesotelioma: un tipo di cancro che colpisce le membrane sierose, come la pleura (mesotelioma pleurico), pericardio (mesotelioma pericardico), testicoli (testicolare) e il peritoneo (peritoneale). Questo cancro è esclusivamente legato all’esposizione all’amianto.
  • Carcinoma Polmonare
  • Tumore alle ovaie
  • Cancro alla laringe
  • Tumore al colon-retto

Sui Quaderni del Ministero della Salute, in lo “Stato dell’arte e prospettive in materiali di contrasto alle patologie asbesto-correlate”, n. 15, maggio-giugno 2012, è esposta la conferma che il mesotelioma è dose dipendente. Sulle monografie dello IARC è possibile approfondire la relazione tra patologie asbesto correlate e minerali di amianto.

Per ulteriori approfondimenti >> VI Rapporto RENAM sui mesoteliomi e i risultati della Commissione d’Inchiesta uranio impoverito e amianto e altri rischi.

Il Processo Eternit negli ultimi decenni

Negli ultimi decenni, numerosi processi legali sono stati avviati contro le aziende produttrici di Eternit per i danni causati dall’esposizione all’amianto. Uno dei casi più noti è il “Processo Eternit” in Italia.

Questo processo, avviato nel 2009, ha visto imputati Stephan Schmidheiny e Louis de Cartier de Marchienne, ex dirigenti dell’azienda Eternit. Sono stati accusati di disastro ambientale doloso e omissione di misure di sicurezza nei confronti dei lavoratori e della popolazione esposta alle fibre di amianto.

Il processo si è concluso nel 2012 con la condanna degli imputati a pene detentive e al risarcimento dei danni a migliaia di vittime e alle loro famiglie. Tuttavia, nel 2014 la Corte di Cassazione ha annullato la condanna per prescrizione dei reati, suscitando grande indignazione tra le vittime e le associazioni ambientaliste.

Processo Eternit Bis: Una Nuova Battaglia Giudiziaria

Il “Processo Eternit Bis” è la nuova azione legale segue il primo processo Eternit, conclusosi nel 2014 con l’annullamento delle condanne per prescrizione.

Il Processo Eternit Bis si focalizza su nuove imputazioni di omicidio volontario, legate alla morte di centinaia di persone esposte all’amianto nelle fabbriche Eternit di Casale Monferrato e altre località italiane. Queste accuse si basano sulla presunta consapevolezza da parte di Schmidheiny dei rischi mortali associati all’amianto, e sulla sua decisione di non interrompere la produzione e l’utilizzo del materiale per motivi economici.

Il processo, avviato nel 2015, ha subito diversi rinvii e complicazioni legali. Inizialmente, le accuse erano suddivise tra diversi tribunali italiani. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha poi deciso di accorpare i vari procedimenti in un unico processo centrale, a Torino. Questo ha permesso di semplificare la gestione del caso e di affrontare in modo più efficace le numerose vittime e i loro familiari in cerca di giustizia.

I diritti e la tutela legale degli esposti all’Eternit

Gli esposti ai minerali di asbesto hanno diritto ad una serie di benefici di natura preventiva (prepensionamento e rivalutazione dei contributi) e risarcitoria (rendita INAIL o indennizzo, accesso al Fondo Vittime Amianto e, per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e comparti sicurezza, lo status di Vittime del dovere e la causa di servizio con equo indennizzo).

Tutte le vittime hanno inoltre diritto al risarcimento integrale dei danni subiti, ovvero al differenziale non coperto con le previdenze INAIL e di causa di servizio. Le somme maturate in vita dalla vittima spettano ai suoi eredi legittimi in caso di decesso.