In cosa consiste la prevenzione secondaria e perché è importante? La Prevenzione secondaria consiste nel tutelare la salute e dunque anche il benessere degli individui attraverso controlli sanitari costanti. Questi controlli permettono di diagnosticare una patologia precocemente in modo da garantire il trattamento e la cura più efficaci e una migliore qualità della vita durante la malattia.

UPIDSA – Università Popolare Internazionale Diritto, Scienza e Ambiente APS si occupa di diritto ambientale e tutela risarcitoria, con focus specifici nel settore medico e psicologico. La salute è un diritto fondamentale che può essere tutelato solo in concomitanza con un’attenta salvaguardia dell’ambiente. La prevenzione è un elemento fondamentale di questo processo.

Tutte le forme di prevenzione

Esistono tre tipologie di prevenzione: quelle primaria, secondaria e terziaria. Tutte e tre le tipologie sono fondamentali per impedire il diffondersi di una patologia e migliorare lo stato di salute della popolazione.

La prevenzione primaria consiste nell’adottare comportamenti e stili di vita che riducano o evitino la comparsa o lo sviluppo di una malattia. In altre parole viene ridotta, o nelle migliori delle ipotesi eliminata, l’esposizione di un individuo a eventuali rischi e/o abitudini che possono portare alla comparsa di un tumore (vaccini, stile di vita sano, campagne di sensibilizzazione, bonifica dei siti dalle sostanze nocive, messa in sicurezza dei luoghi di lavoro).

La prevenzione terziaria corrisponde alla corretta gestione della malattia, una volta diagnosticata. Ha lo scopo di diminuire il rischio di recidive, cioè che la malattia ritorni (ad esempio garantendo che il luogo di lavoro sia libero da sostanze nocive e in sicurezza). Garantisce una qualità della vita e uno stile di vita quanto più possibile sano durante la degenza. Attraverso l’epidemiologia e la tutela dei diritti, svolge anche un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie. Per esempio, nel caso dell’amianto nelle scuole, il fatto che siano stati diagnosticati 91 casi di mesotelioma, ha imposto la bonifica (i dati aggiornati sono nel VII Rapporto ReNaM).

Prevenzione secondaria: cos’è?

Come già detto, la prevenzione secondaria consiste nella diagnosi tempestiva e precoce di una determinata patologia. In questo modo, è possibile intervenire in tempo per contrastare il suo più o meno rapido decorso.

La prevenzione secondaria agisce solitamente sulle persone che hanno già contratto la malattia ma sono al primo stadio o risultano ancora asintomatiche (ma sono entrate in contatto con sostanze patogene e/o risultano predisposte geneticamente).

Più si è veloci nell’intervento, più è facile fermare in tempo il tumore, garantire una cura efficace e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Prevenzione secondaria: sorveglianza sanitaria degli esposti

La sorveglianza sanitaria delle persone esposte ad amianto o altri cancerogeni sul luogo di lavoro gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione. Lo IARC conferma gli effetti cancerogeni dell’asbesto nella sua ultima monografia “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“. E afferma che tutti i tipi di amianto sono cancerogeni, anche a basse dosi.

Una volta stabilita, attraverso la prevenzione primaria, la possibilità di esposizione nociva sul luogo di lavoro, l’individuo viene così sottoposto a sorveglianza sanitaria.

Essa ha ovviamente senso solo nel caso in cui siano stati applicati tutti gli step della prevenzione primaria: valutazione del pericolo e bonifica dagli agenti tossici. Il Consensus Report di Helsinki ribadisce l’importanza dell’anamnesi lavorativa e della stretta sorveglianza sanitaria degli esposti a cancerogeni ed in particolare amianto.

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Importanza della sorveglianza sanitaria

Perché la sorveglianza sanitaria è fondamentale? Per almeno 3 ragioni:

  1. I tumori sono spesso asintomatici o hanno sintomi aspecifici: in questo modo la sorveglianza sanitaria rappresenta l’unica possibilità per una diagnosi precoce e cura tempestiva.
  2. Il trattamento dei tumori è molto più efficace se tempestivo: la cura del tumore risulta più efficace e consona alla guarigione o al miglioramento della qualità di vita del paziente se iniziata nel primo stadio di insorgenza del cancro.
  3. La sorveglianza sanitaria permette di aggiornare i dati epidemiologici: attraverso l’aggiornamento dei dati riguardanti l’insorgere di una patologia è possibile migliorare la prevenzione terziaria e in generale favorire un limitato diffondersi della malattia.

Prevenzione secondaria e mesotelioma

Il mesotelioma è uno dei tumori causati dall’esposizione alle fibre di amianto. Anzi, tra le malattie amianto correlate, insieme all’asbestosi, è l’unica che può essere causata solo dall’esposizione alla fibra killer. Tanto da configurarsi come una sorta di marcatore per la presenza di asbesto sui luoghi di lavoro. Nel caso del mesotelioma, malattia amianto tra le più aggressive, la sorveglianza sanitaria diventa ancora più importante.

L’esito della malattia è spesso infausto e l’unico modo per accedere a terapie con probabilità di efficacia e garantire una migliore qualità della vita è la diagnosi precoce. Alla luce di ciò risulta ancora più importante sottoporre gli esposti ad un’attenta sorveglianza sanitaria. Il Consensus Report di Helsinki fornisce le linee guida condivise per la corretta diagnosi del mesotelioma.

Screening oncologico

Fa parte della prevenzione secondaria lo screening oncologico che permette di rivelare la presenza della neoplasia, di riconoscerne lo stadio e la gravità.

Anche se l’articolo 259 del D. L.vo 81/2008 detta l’obbligo giuridico alla sorveglianza sanitaria e riconosce nell’ASL la figura incaricata ad applicare la prevenzione secondaria nelle malattie tumorali, in Italia sono ancora pochi i centri che se ne occupano e che se ne fanno carico nel modo giusto.