In questa guida parliamo del Fondo Vittime Amianto, una prestazione INAIL che si aggiunge ad altri benefici previsti per le vittime di malattia professionale asbesto-correlata, causata cioè dall’esposizione alle fibre dell’amianto.

Oltre all’accesso al Fondo, hanno infatti diritto a una rendita o indennizzo INAIL e ai benefici amianto per la rivalutazione pensionistica o il prepensionamento.

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Cos’è il fondo vittime amianto?

Cos’è il Fondo Vittime dell’Amianto. Il FVA, istituito tramite gli articoli 241-246 della Legge 244/2007, rappresenta un beneficio supplementare alla pensione INAIL. È destinato a coloro che hanno subito danni correlati all’amianto e che sono stati riconosciuti come malattie professionali secondo la Circolare INAIL n. 25 del 27 settembre 2021.

L’articolo 116 della Legge 190/2014 ha esteso i benefici del Fondo anche alle vittime di mesotelioma dovuto all’esposizione ambientale o familiare, con un unico indennizzo. Questo indennizzo viene erogato dall’INAIL ai malati di mesotelioma e ai loro eredi.

Chi ha accesso al Fondo Vittime Amianto?

Chi ha diritto a ricevere la prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto sono coloro che ricevono una pensione INAIL per malattie asbesto-correlate e tutte le vittime di mesotelioma.

Il requisito fondamentale è quindi che le malattie siano state causate dall’esposizione all’amianto, un materiale utilizzato in Italia fino all’entrata in vigore della legge 257 del 1992, che ne ha vietato l’estrazione, la commercializzazione e la produzione.

In caso di decesso della vittima dell’amianto, l’importo del Fondo viene pagato agli eredi legittimi. La Circolare INAIL n. 208 del 2018 stabilisce le procedure e modalità di pagamento del Fondo Vittime Amianto per gli eredi dei deceduti a causa di malattie asbesto-correlate, avvenute durante le operazioni portuali nei porti in cui è stata applicata la legge 27 marzo 1992, n. 257.

Riassumendo, i destinatari del beneficio sono: 

  • I lavoratori/trici titolari di rendita diretta, anche unificata, ai quali sia stata riconosciuta, dall’Inail e dal soppresso Ipsema, 39 una patologia asbesto-correlata per esposizione all’amianto e alla fibra “fiberfrax”, la cui inabilità o menomazione abbia concorso al raggiungimento del grado minimo indennizzabile in rendita (pari o superiore all’11% in “regime Testo Unico” e al 16% in “regime danno biologico”).
  • I familiari dei lavoratori/trici vittime dell’amianto e della fibra “fiberfrax”, individuati ai sensi dell’art. 85 del Testo Unico, titolari di rendita a superstiti, qualora la patologia asbesto-correlata abbia avuto un ruolo nel determinare la morte dell’assicurato.

Il beneficio è riconosciuto anche alle parti delle Unioni Civili, poiché queste, con l’approvazione della legge n. 76/2016, sono state equiparate ai coniugi, il che determina l’applicazione automatica delle norme riguardanti le prestazioni economiche erogate dall’Inail.

Beneficiari del Fondo Vittime Amianto nel dettaglio

L’INAIL ha classificato le malattie causate dall’amianto in tre Liste. Nella Lista I sono incluse le malattie asbesto con una probabilità di origine lavorativa “elevata”, come il mesotelioma, il tumore polmonare, l’asbestosi, tumore delle ovaie e della laringe, ispessimenti e placche pleuriche. Queste malattie presumono automaticamente un’origine professionale, semplificando il processo di richiesta di indennizzo.

Nella Lista II sono invece elencate le patologie con una probabilità di origine lavorativa “limitata”:

  • Tumore della faringe
  • Tumore del colon retto
  • Cancro dello stomaco

La Lista III include solo il tumore dell’esofago, con un’origine lavorativa considerata possibile. Anche in questo caso, con il riconoscimento dell’origine professionale della patologia, si ha diritto alle prestazioni del Fondo Vittime Amianto.

Diritto al Fondo Vittime Amianto: altre patologie

Inoltre, l’esposizione ad asbesto provoca una più alta probabilità di contrarre cardiopatie, problemi cardiovascolari e cardiocircolatori, oltre a numerose altre patologie da amianto. Anche in questo caso, sussiste il diritto al riconoscimento delle prestazioni del Fondo Vittime Amianto.

In caso di decesso della vittima, le prestazioni INAIL e del FVA sono reversibili al coniuge e ai figli (fino a maggiore età o fino a 21 anni pergli studenti e fino a 26 anni per gli universitari).

Come avviene il pagamento del FVA?

Il Regolamento del Fondo prevede che la misura complessiva della prestazione aggiuntiva sia fissata con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, su determinazione del Presidente dell’Inail, sentito il Comitato amministratore del Fondo.

Il beneficio è calcolato sulla base di una misura percentuale definita con decreto ministeriale, ed è corrisposto d’ufficio dall’Inail, attraverso due acconti e un conguaglio. Pertanto, non è necessario presentare alcuna istanza.

Per ottenere le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto, è necessario prima ottenere il riconoscimento da parte dell’INAIL della malattia professionale correlata all’amianto.

Il primo pagamento viene effettuato mensilmente insieme alla reedinta INAIL. Il secondo pagamento avviene invece in un’unica soluzione entro il 30 giugno dell’anno successivo. La circolare ministeriale ha escluso dal fondo coloro il cui grado di invalidità è inferiore al 16% e non hanno ricevuto la pensione.

In caso di decesso della vittima, le prestazioni INAIL e del Fondo Vittime Amianto possono essere ereditate dal coniuge e dai figli fino a una certa età.

Fondo Vittime Amianto: a quanto ammonta nel 2024?

Con la finanziaria del 2023 è stato finanziato di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023-2026.