Il cancro è un tumore maligno. Ovvero una massa di cellule cresciute in modo incontrollato. Questo in seguito ad un’alterazione del DNA che non gli permette più di replicarsi correttamente e svolgere le loro funzioni. Cancro e tumore (dal latino tumor, «rigonfiamento») di solito sono usati come sinonimi. Mentre però esistono tumori benigni, il cancro è sempre maligno. Un altro sinonimo è neoplasia, dal greco νέος, nèos, «nuovo» e πλάσις, plásis, «formazione».

Negli ultimi anni, se da una parte il numero dei casi di cancro rimane stabile, il numero dei decessi è invece in leggero ribasso. L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto stima che nel 2021 il numero dei decessi sono stati circa 100 mila per gli uomini e 81 mila per le donne. Questo al netto dell’epidemia Covid- 19, perché se si sommano i due effetti, i numeri sono stati superiori.

UPIDSA – Università Popolare Internazionale Diritto, Scienza e Ambiente APS forma un personale tecnico in grado di difendere e promuovere il diritto alla salute. Esperto in diritto risarcitorio e nella prevenzione a 360°, si occupa anche di salvaguardia dell’ambiente, senza la quale non può esistere tutela della salute. Il cancro è infatti connesso al degrado ambientale, all’inquinamento e alla contaminazione di numerosi con agenti patogeni tra i quali l’amianto.

Cancro
Cancro

Cancro: cos’è?

Cos’è il cancro? La parola cancro viene dal lat. ncru(m) ‘granchio’, perché le ramificazioni del tumore ricordano le zampe di un granchio. Come già detto il cancro, o tumore maligno o neoplasia, riguarda la crescita incontrollata, priva di coordinazione di un gruppo di cellule, causata dall’alterazione del patrimonio genetico.

Bisogna dire che questa definizione generale è limitante perché esistono diversi tipi di tumore, classificati su base istologica, in base al tipo di cellula proliferata: tumori epiteliali, mesenchimali, le cellule del sangue e quelle del tessuto nervoso. In secondo luogo, la classificazione distingue, in base all’aggressività, i tumori benigni, non cancerosi, rispetto ai tumori maligni, che sono cancerosi. In base a queste tipologie i tumori differiscono ampiamente. 

Fattori di rischio per il cancro

Tra le cause del tumore cancro per l’ 80%, secondo gli studi, vi sono i fattori ambientali. Per fattori ambientali si intendono il cibo, il fumo, l’alcol e eccessivo uso di farmaci. Si tratta di fattori modificabili, che dipendono cioè da una condizione o da un comportamento.

Essi includono anche l’uso di droghe, la vita sedentaria, l’obesità o una dieta povera di frutta e verdure. 

La presenza di cancerogeni nel luogo di lavoro e negli ambienti di vita è un altro fattore di rischio per l’insorgenza di neoplasie di vario genere. Tra questi rientrano i luoghi contaminati con amianto, anche detto asbesto, che provoca tutta una serie di tumori, tra cui il gravissimo mesotelioma,  e altre malattie amianto correlate.

Le esposizioni ambientali e lavorative sono la causa primaria di insorgenza di alcuni tipi di cancro, come quello del polmone. Tant’è vero che, anche dopo la riduzione del numero dei fumatori, queste neoplasie dell’apparato respiratorio sono in costante aumento. L’inquinamento atmosferico gioca un ruolo importantissimo.

Fattori ereditari e genetici delle neoplasie

Oltre ai fattori ambientali esistono dei fattori non modificabili che includono sesso, età e pool genetico. Secondo i ricercatori, infatti, alla base della formazione dei tumori, ci sono alcuni tratti del DNA che amplificano la probabilità di contrarre una neoplasia.

La predisposizione genetica sarebbe anzi la causa primaria del cancro. All’interno di ogni cellula disponiamo infatti di geni che controllano la capacità di impedire che il meccanismo tumorale si inneschi. 

Il tumore maligno e benigno: le differenze

La caratteristica che accomuna entrambi i tumori è la proliferazione delle cellule ma, mentre le cellule di un tumore maligno invadono i tessuti vicini, quelle del tumore benigno rimangono circoscritte nell’organo in cui si è sviluppato.

Quindi, il tumore maligno si propaga verso altri organi vitali e ne compromette la funzionalità. Questo processo prende il nome di metastatizzazione del cancro maligno e, quando si arriva alla metastasi, che è la fase più avanzata del processo tumorale, spesso il tumore maligno sarà fatale.

Cancro e agenti cancerogeni?

I cancerogeni sono gli agenti nocivi che causano tumore o cancro. Tra questi ci sono alcol, benzene,  naftalina usata come antitarme negli armadi, farmaci quali la ciclosporina, amianto, radiazioni ionizzanti e tanti altri patogeni. Tutte queste sostanze sono cancerogene, e inserite nel gruppo 1 dallo IARC – Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro si occupa infatti di rendere una classifica degli agenti cancerogeni (o carcinogeni) che possono provocare il cancro.

Le sostanze del gruppo 1 sono quelle certamente cancerogene. Quelle del gruppo 2A sono quelle per le quali vi sono sufficienti evidenze di cancerogenicità per l’uomo. Segue il gruppo 2B quando le prove sono limitate. Poi ci sono le sostanze del gruppo 3, dove non ci sono sufficienti prove. Nel gruppo 4 vengono inserite le sostanze prive di attività cancerogena. 

I cancerogeni umani certi

Molto spesso la causa dei tumori è l’esposizione prolungata ad agenti cancerogeni, di origine chimica, fisica o virale.

I cancerogeni che provocano con certezza il cancro o tumore nell’uomo sono, come già detto, inserite nel gruppo 1 dello IARC e sono circa 120 agenti. Quelle del gruppo 2A (carcinogeni probabili per l’uomo) sono 82 e i possibili carcinogeni (gruppo 2B) sono 302 sostanze 

Per quanto riguarda il gruppo 4, quello delle sostanze probabilmente non carcinogene per l’uomo, è inserita una sola sostanza. Si tratta del nylon.

Risulta, quindi, che la classificazione è assai limitata, perché l’agenzia ha classificato solamente un limitato numero di sostanze. Infatti, molte altre non risultano essere state attenzionate nonostante siano state largamente impiegate. 

In più occasioni, questi agenti cancerogeni agiscono in sinergia, moltiplicando il rischio e la lesività per la salute umana. In un’ottica di prevenzione è necessario applicare il principio di precauzione ed evitare ogni forma di esposizione cancerogena. Solo così può essere tutelata la salute, a maggior ragione, rispetto a malattie che in molti casi, provocano gravi lesioni e in molti casi la morte.

Gli altri agenti cancerogeni

Tra gli altri agenti cancerogeni, ambientali e lavorativi, vi sono le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, tra queste anche quelle prodotte da gas radon. Inoltre, ci sono tutti i nuovi agenti chimici e i fattori legati all’inquinamento. Per questi motivi, anche la tutela dell’ambiente è fondamentale nella lotta contro il cancro. 

Uno dei settori più ad alto rischio è proprio quello delle Forze Armate e del comparto sicurezza, sia per il rischio amianto che per l’uranio impoverito e per alcune pratiche vaccinali. Infatti, i vaccini somministrati molto spesso contenevano additivi e metalli pesanti. Questi ultimi hanno aggravato gli effetti delle esposizioni ad altri cancerogeni.

Amianto e cancro: prevenzione e cura

Uno degli agenti cancerogeni più lesivi per l’essere umano, che causa tumori, è l’amianto. I minerali di amianto sono cancerogeni come ribadito anche nell’ultima monografia IARC. In questi ultimi anni, e anche nel 2021, il numero dei casi di patologie asbesto correlate è stato in costante aumento.

Purtroppo, fino all’entrata in vigore della L. 257/92, l’amianto ha avuto un largo utilizzo in Italia. Per questi motivi, e tenendo conto anche dei lunghi tempi di latenza, l’epidemia si sta manifestando in questi anni, con crescente numero di casi. Il quadro epidemiologico di rischio è stato tracciato dall’Avv. Ezio Bonanni ne Il Libro bianco delle morti di amianto in Italia.

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Mesotelioma: cancro dell’amianto

Il connubio cancro e asbesto assume la plastica evidenza nei casi di mesotelioma, tra i quali, in particolare il mesotelioma pleurico. Questo tipo di neoplasie mesoteliali sono legate esclusivamente all’esposizione a minerali di asbesto e possono essere prevenuti soltanto evitando le esposizioni. Infatti, purtroppo, anche poche fibre possono provocare questa neoplasia, asbesto correlata, che ha un’alta incidenza di mortalità.

Poiché i mesoteliomi sono asbesto correlati, dose dipendenti, è fondamentale comunque se non evitare, quantomeno abbattere i livelli espositivi. Al fine di prevenire sia il mesotelioma che le altre malattie amianto correlate, l’ONA ha istituito l’App amianto. Questo strumento è fondamentale per la mappatura e soprattutto per la bonifica amianto. Si segnalano i siti, e allo stesso modo, si evita l’esposizione e si favorisce lo smaltimento.

Inoltre, anche in seguito alla specifica normativa sulla sicurezza sul lavoro, è possibile tutelare la salute nei luoghi di lavoro, in ordine a questo, come agli altri rischi. Infatti, come detto, i luoghi di lavoro sono quelli a più alto rischio per l’uso dell’amianto e di altri cancerogeni.

Tipologie di cancro

In base all’organo su cui si sviluppa la massa tumorale, si distinguono varie tipologie di cancro. Esse si differenziano anche per la velocità di sviluppo e per le chance di sopravvivenza. Infatti, a seconda dell’organo colpito, si differenziano anche le terapie possibili a cui sottoporre il paziente per aumentare le possibilità di sopravvivenza e guarigione.

I diversi tipi di tumore sono:

  • cancro della faringe;
  • tumore del pancreas;
  • carcinoma uroteliale;
  • cancro al seno;
  • tumore al colon retto;
  • cancro dell’intestino;
  • tumore dell’ovaio;
  • cancro della cistifellea o delle vie biliari;
  • tumori della pelle e melanoma cutaneo;
  • carcinomi e metastasi cerebrali;
  • cancro del testicolo;
  • linfomi di Hodgkin e non Hodgkin;
  • cancro della laringe e della faringe;
  • tumore delle ossa;
  • cancro del fegato;
  • leucemia;
  • tumore al polmone (adenocarcinoma e microcitoma);
  • carcinoma gastrico;
  • mesotelioma (pleurico, pericardico, peritoneale e testicolare);
  • mieloma multiplo;
  • cancro del rene;
  • tumore al pene o ai testicoli;
  • cancro della prostata;
  • tumore della tiroide;
  • cancro dell’esofago;
  • sarcomi dei tessuti molli.

Cura del cancro: chirurgia, chemioterapia e radioterapia

Coloro che, purtroppo, hanno ricevuto la diagnosi di neoplasia maligna, si trovano in una situazione molto delicata. Infatti, l’indice di mortalità per chi riceve tale diagnosi, in alcuni casi è molto elevato. Nonostante il progresso della medicina e dell’efficacia dei trattamenti per la cura del cancro, l’indice sfiora il 50%.

Quindi, l’indice di mortalità del cancro può essere abbattuto prima di tutto evitando le esposizioni cancerogene, poi con le capacità terapeutiche.  Nuovi protocolli, ricerca scientifica, nuovi investimenti nella sanità pubblica. 

In Italia esiste un sistema sanitario universalistico, riservato cioè, a tutti i cittadini. 

Chirurgia come cura del cancro

Uno degli approcci più efficaci  per la cura al cancro è proprio la chirurgia che però deve essere praticata solo quando ha significative possibilità terapeutiche. In sostanza, quando determina maggiori aspettative di vita e a migliori condizioni. In caso contrario, si sconsiglia questo approccio. La decisione è rimessa alle valutazioni dell’oncologo e del chirurgo. E’ influenzata, inoltre, dallo stadio della malattia, dal tipo istologico, dalle condizioni del paziente. 

Chemioterapia nella cura del cancro

L’altro strumento terapeutico fondamentale è costituito dalla somministrazione di farmaci chemioterapici: la chemioterapia. Questa terapia, chemo-, da chemical, “chimico” dal greco θεραπεία, therapèia, “terapia” si basa sulla somministrazione di sostanze in grado di “aggredire” le cellule nella maniera più mirata possibile. Nello specifico di impedire la moltiplicazione e replicazione delle cellule cancerogene.

In questi ultimi anni, l’approccio chemioterapico è stato coniugato con la chirurgia anche per quanto riguarda la cura del mesotelioma. Tanto è vero che le nuove linee guida del protocollo cura mesotelioma ne hanno tenuto conto. Inoltre, grazie anche all’impegno del Prof. Marcello Migliore, è stata applicata anche nel corso delle operazioni chirurgiche. Così nella chirurgia toracica è stata applicata la chemioterapia intra pleurica. Con questo nuovo approccio, sono aumentati i casi di sopravvivenza a 5 anni e a migliori condizioni, sia per il tumore dei polmoni che per il mesotelioma. Quindi, le aspettative di vita per questi cancri sono aumentate.

Radioterapia nella cura del cancro

Un ulteriore approccio è quello della radioterapia. Con questa forma di terapia, si intende un trattamento localizzato ed indolore, che irradia, mediante radiazioni ionizzanti, provocando la necrosi delle cellule tumorali.

Immunoterapia: nuove frontiere della cura del cancro

Uno degli approcci più recenti nella strategia della cura del cancro è quello immunoterapico. Infatti, l’immunoterapia potenzia il sistema immunitario. Così quest’ultimo, agisce impedendo alle cellule tumorali di eludere il nostro sistema di difesa. Così, il nostro sistema immunitario le riconosce e le attacca.

I farmaci immunoterapici sono, quindi, una vera e propria realtà terapeutica e sono già utilizzati per la cura di tumori del polmone, quelli della vescica e i melanomi. Nel tempo, è auspicabile che le frontiere dell’immunoterapia siano ampliate per costituire un’altra freccia nella battaglia contro il cancro.

Nuove cure sperimentali per il cancro

Negli ultimi periodi, sono stati raggiunti importanti risultati nella terapia del cancro, oltre alla immunoterapia. Inoltre, è fondamentale verificare perché i tumori sfuggono dal controllo del sistema immunitario, e perché sono resistenti alle terapie.

Tra le diverse terapie “Gli organoidi stanno già rivoluzionando la ricerca sul cancro permettendoci di sperimentare nuovi farmaci e capire se sono efficaci”. Così, spiega il coordinatore dello studio Chris Tape. Ora l’applicazione di “questa nuova tecnica ci aiuta a capire perché un trattamento funziona o no, rivelando con un dettaglio senza precedenti come le cellule parlano fra loro.

Ascoltarle tutte insieme non serve a molto: per questo i ricercatori hanno separato le singole cellule che formano l’organoide e le hanno mescolate a specifici anticorpi che permettono di catturare le molecole più importanti. Gli anticorpi, a loro volta, erano stati precedentemente legati ad atomi di metalli pesanti, per poterli separare applicando un campo magnetico una volta che il mix di cellule e anticorpi viene nebulizzato. Una sorta di spettrometria di massa, però in versione rivisitata”.

Le frontiere della ricerca sono ancora del tutto inesplorate, come è lunga la battaglia contro il cancro.

Vincere presuppone innanzitutto, tutelare l’ambiente, farlo rimanere incontaminato, oltre a stili di vita salutistici.