Incapsulamento amianto: come funziona, costi, vantaggi e svantaggi

L’incapsulamento amianto è una tecnica di bonifica asbesto. A seconda della struttura del manufatto contaminato e del budget a disposizione è possibile scgliere una delle tre tecniche di bonifica previste dalla legge. Ognuna ha i suoi vantaggi e svantaggi.

L’incapsulamento permette di abbattere la capacità di dispersione delle fibre, in particolare, dalla matrice compatta dei materiali di asbesto.

L’UPIDSA – Università Popolare Internazionale Diritto, Scienza e Ambiente APS si occupa di formare personale tecnico esperto in diritto risarcitorio, con un focus particolare su ambiente, salute fisica e salute psicologica.

Il rischio amianto è un rischio sia per quanto riguarda l’ambiente che per la salute. La prevenzione primaria consiste nell’evitare ogni tipo di esposizione alla fibra killer. La tecnica di bonifica più efficace nella prevenzione consiste nello smaltimento dei materiali di amianto e conferimento in apposite discariche.

Incapsulamento amianto

Tra le tecniche di bonifica dell’amianto, quella di incapsulare amianto ed Eternit è la più semplice ed economica. Al contrario infatti della rimozione che impedisce l’esposizione all’amianto portando a zero il rischio di ammalarsi, in questo caso il rischio non si azzera. Rimangono infatti necessarie la manutenzione ed eventualmente la ripetizione del trattamento amianto a cui il rischio di esposizione rimane soggetto.

L’incapsulamento avviene utilizzando un liquido aggrappante che, cospargendo la superficie in amianto, non permette alle fibre killer di essere rilasciate nell’ambiente ed essere inalate.

Con il tempo, però, il liquido perde le sue capacità e la aero dispersione delle fibre può tornare a verificarsi.

Secondo l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto la tecnica più raccomandabile per la bonifica amianto è lo smaltimento amianto, unico metodo per una prevenzione primaria efficace, come già accennato.

L’ONA ha sviluppato l’app amianto, strumento utile a delineare una mappatura della presenza di asbesto sul territorio nazionale, a cui possono partecipare anche i privati cittadini.

Perché l’amianto è pericoloso?

Ma perché l’amianto è pericoloso. Andiamo con ordine. Le caratteristiche asbestiformi dei minerali di amianto lo rendono estremamente pericoloso per la salute. Le fibre di amianto infatti hanno la capacità di suddividersi longitudinalmente in fibrille via via più piccole. Esse si disperdono facilmente nell’ambiente. Una volta inalate danno avvio a gravi processi infiammatori. Questi attraverso il processo della cancerogenesi possono evolvere in malattie ancora più gravi e spesso fatali, come il mesotelioma.

Questo meccanismo è descritto da Linton, van Zandwijk, Reid, Clarke, Cao, Kao (Inflammation in malignant mesothelioma – friend or foe?. Ann Cardiothorac Surg. 2012;1(4):516–522).

L’OMS informa sul suo sito ufficiale delle capacità cancerogene di qualsiasi tipo di amianto:

“All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials”.

L’amianto è pericolo anche a basse dosi

La Corte di Cassazione, IV Sez. Penale, n. 45935/2019, ha chiarito che l’infiammazione è il terreno fertile per la degenerazione neoplastica. Specialmente per quanto riguarda l’insorgenza del mesotelioma e di altre malattie tumorali, anche le esposizioni a basse dosi sono dannose e rischiose.

Approfondisci su: Report Consensus di Helsinki

Sulle monografie dello IARC potete approfondire la relazione tra patologie asbesto correlate e minerali di amianto.

Per ulteriori approfondimenti >> VII Rapporto RENAM sui mesoteliomi e i risultati della Commissione d’Inchiesta uranio impoverito e amianto e altri rischi.

Incapsulamento amianto: come funziona?

La tecnica di bonifica per incapsulamento si predilige solitamente per le matrici compatte dei materiali in amianto e cemento amianto, come per esempio le lastre di Eternit. 

I prodotti liquidi usati per l’incapsulamento ricoprono interamente le superfici. Grazie alle proprietà penetranti e ricoprenti ingloba le fibre di amianto creando una sorta di capsula intorno alla superficie esposta.

Come tutti i tipi di bonifica amianto, deve essere eseguito da ditte specializzate, in conformità al D.M. 20/08/1999. La ditta che esegue il lavoro di incapsulamento deve rilasciare l’attestazione di conformità del prodotto incapsulante amianto e l’attestazione della conformità dell’esecuzione dei lavori. Il documento indica tra le altre cose gli spessori, i colori e la garanzia di incapsulamento amianto durata minima.

Al termine del trattamento il proprietario deve pianificare un programma di manutenzione e controllo per amianto incapsulato. Inoltre deve nominare un Responsabile che ne segua l’applicazione.

Le 4 fasi della tecnica di incapsulamento

La tecnica di bonifica dell’incapsulamento dei materiali in amianto si suddivide in 4 fasi:

Incapsulamento amianto fasi
  • nella prima fase, è steso un primer penetrante fissativo con resine sintetiche a base d’acqua. Tali prodotti acquosi hanno un impatto ambientale nettamente minore rispetto ai comuni solventi. La principale funzione di questo primer è quella di penetrare in profondità nella superficie della lastra di amianto. In questo modo, si crea la superficie aggrappante per il prodotto successivo.
  • Segue l’applicazione di un primer penetrante consolidante, anch’esso a base d’acqua e quindi poco impattante per l’ambiente. Questi prodotti incapsulanti per amianto, penetrando in profondità nella lastra di amianto, consolidano la matrice cementizia in cui sono inglobate le fibre di amianto.
  • Le ultime due fasi consistono nella stesura di una guaina liquida elastomerica impermeabilizzante, a base di polimeri acrilici. Lo scopo è di creare sulla copertura un rivestimento amianto impermeabile.

In molti casi, dopo l’incapsulamento si procede al confinamento amianto, confinando l’area appena trattata in modo da isolarla dal resto dell’edificio. 

Prima di intervenire è fondamentale rivolgersi ad un tecnico che si occupi di fare un’attenta valutazione e in base a dei parametri stabiliti. In questo modo si stabilisce quali sia il metodo di bonifica che sia preferibile adottare.

Incapsulamento: vantaggi e svantaggi

L’intervento di bonifica tramite incapsulamento dei materiali contenenti amianto comporta vantaggi e svantaggi.

Abbiamo già accennato all’economicità di questa tecinica di bonifica che tra tutte è la più economica. Lasciando l’amianto in loco si evitano inoltre eventuali rilasci di fibre nell’ambiente, diminuendo il rischio e l’impatto ambientale. Non produce infatti rifiuti pericolosi.

Allo stesso modo, presenta un minor rischio per gli operatori che eseguono l’intervento di essere esposti alle fibre di amianto.

Tra gli svantaggi:

  • l’amianto resta presente nella struttura e potrebbe quindi essere necessario rimuoverlo in seguito;
  • è necessario attuare un programma di controllo e manutenzione costante;
  • potrebbe essere necessario ripetere l’intervento a distanza di tempo;
  • possono risultare ridotte le proprietà termiche, anti-acustiche e antincendio.