L’amianto è un gruppo di minerali dalle comprovate capacità cancerogene che provoca neoplasie in diversi distretti corporei e non solo negli organi dell’apparato respiratorio. Le malattie causate dall’esposizione all’asbesto (sinonimo di amianto) sono in continuo aumento e la cura e le terapie più efficaci e una disgnosi tempestiva sono di fondamentale importanza quando si parla di lotta all’amianto.
Le gravi patologie causate dall’esposizione alle fibre killer dell’asbesto sono chiamate malattie amianto correlate o malattie asbesto correlate. Sono malattie insidiose e dall’esito spesso infausto. Alcune di esse possono essere contratte solo in seguito all’esposizione ai minerali di amianto, come nel caso del mesotelioma. Altre invece possono avere anche altre cause, ma le fibre di amianto possono lavorare in sinergia con altri cancerogeni potenziandone gli effetti.
In questa guida scopriamo quali sono gli stumenti per la diagnosi delle malattie amianto e quali al momento le terapie e cure più efficaci necessarie per realizzare un’adeguata prevenzione secondaria.
L”Università Popolare UPIDSA – Università Popolare Internazionale Diritto, Scienza e Ambiente APS forma personale tecnico nelle specifiche branche del diritto ambientale e della tutela risarcitoria, con focus specifici nel settore medico e psicologico. Le malattie amianto arrecano un danno biologico di elevata portata che si accompagna generalmente a un danno di natura psicologica che colpisce non solo le vittime ma anche i familiari. Un’adeguata tutela risarcitoria si pone come scopo quello di rendere obiettive le sofferenze patite a livello psicologico oltre che fisico (leggi tutto sulla salute psicologica).
Il diritto alla salute include la prevenzione e sorveglianza sanitaria degli esposti ad amianto che hanno diritto a cure efficace e terapie tempestive.
Contents
- 1 Malattie amianto-correlate: diagnosi e cura
- 2 diagnosi: accertamenti ed esami strumentali
- 3 Terapia e cura delle malattie amianto correlate
- 3.1 Chirurgia per patologie asbesto correlate
- 3.2 Radioterapia per malattie amianto correlate
- 3.3 Chemioterapia
- 3.4 Trattamento multimodale per mesotelioma
- 3.5 Asbestosi polmonare: diagnosi e cura
- 3.6 Placche pleuriche ed ispessimenti della pleura
- 3.7 Mesotelioma
- 3.8 Tumore al polmone
- 3.9 Tumore della laringe
- 3.10 Cancro alle ovaie
- 3.11 Tumore della faringe
- 3.12 Cancro dello stomaco
- 3.13 Tumore del colon retto
- 3.14 Tumore dell’esofago
Malattie amianto-correlate: diagnosi e cura
Le fibre dei minerali di amianto sono sottili, longitudinali e di dimensioni infinitesimali. Tali struttura favorisce la dispersione nell’ambiente e possono essere facilmente inalate o ingerite, provocando gravi danni alla salute. Dapprima infiammazioni (asbestosi, placche ed ispessimenti pleurici) che possono evolvere in cancro. Come già detto, le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto colpiscono in particolare le vie respiratorie e il tratto gastrointestinale, ma non solo. Possono coinvolgere infatti anche altri organi come per esempio i testicoli e le ovaie.
Nel passato e, purtroppo, ancora nel presente, le esposizioni alle fibre di amianto proseguono e anno dopo anno si accumulano i decessi. La prevenzione secondaria, così come raccomandato dal Consensus Report di Helsinki, attraverso la sorveglianza sanitaria degli esposti e un’attenta anamesi lavorativa, permette di diagnosticare le infiammazioni prima che evolvano in cancro e di applicare delel terapie tempestive che possono fare la differenza tra la vita e la morte.
La bonifica (incapsulamento, confinamento e smaltimento), che è parte integrante di un’attenta prevenzione primaria, è l’unica possibilità a disposizione per vincere definitivamente la battaglia alle malattie asbesto correlate. Quando questa fallisce è necessario mettere in pratica la prevenzioen secondaria attraverso screening, diagnosi accurate e terapie, spesso multimodali, adatte.
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La capacità cancerogena dei minerali di asbesto è confermata anche dalla monografia IARC “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“.
diagnosi: accertamenti ed esami strumentali
In generale, le malattie da amianto colpiscono maggiormente l’apparato respiratorio e in particolare i polmoni. Per questo motivo gli esami più frequentemente prescritti al fine di determinare la cura più appropriata sono:
- Radiografia del torace (evidenzia la presenza di ispessimenti pleurici e placche pleuriche)
- Tomografia del torace (TC) (permette la diagnosi del tumore)
- PET (mostra la presenza di cellule neoplastiche)
- Risonanza magnetica (permette la verifica dello stato di avanzamento della neoplasia)
- Biopsia (permette la conferma della diagnosi della neoplasia. Si esegue sui campioni di liquido presenti nel torace (toracentesi), nell’addome (paracentesi) o nella cavità attorno al cuore (pericardiocentesi) per verificare la presenza di cellule tumorali. In altri casi, si prelevano piccole porzioni di tessuto mesoteliale con un endoscopio)
- Esami immunoistochimici (permettono di verificare le proteine della superficie della cellula, o genetiche, capaci di individuare l’espressione genica tipica dei tumori del mesotelio, tra i quali quelli alla pleura)
- Esami del sangue (per misurare i livelli di osteopontina e SMRP, molecole presenti in dosi più elevate in caso per esempio di mesotelioma).
A seconda dei sintomi in atto e dell’anamnesi lavorativa si procede anche con altri esami che coinvolgono anche altri organi.
Terapia e cura delle malattie amianto correlate
Le malattie da asbesto possono essere guarite oppure bloccate nella loro progressione al fine di prolungare la sopravvivenza e con migliori condizioni di salute e qualità di vita. L’approccio terapeutico e la cura dei tumori amianto dipende da diversi fattori: stadiazione (fase e grado della malattia), localizzazione, presenza di metastasi, età e condizioni generali di salute del paziente.
Per alcune malattie asbesto correlate non esiste una cura specifica, ma piuttosto una terapia mirata al miglioramento delle condizioni di salute e ad evitare la degenerazione in tumori. Alcune malattie amianto, come il mesotelioma, hanno un esito solitamente infausto e la terapia è spesso terapia palliativa, allo scopo di migliorare la qualità della vita del paziente in attesa dell’evento tragico. Anche per il mesotelioma però c’è una ricerca in atto e alcuni trattamenti sperimentali hanno dato buoni risultati, come vedremo meglio in seguito.
Chirurgia per patologie asbesto correlate
In caso di tumore resecabile (completamente asportabile con la chirurgia, di solito nello stadio I, II e III), il paziente ha più probabilità di cura e guarigione. In alternativa la chirurgia può essere una scelta a scopo palliativo (in caso di tumore diffuso, per prevenire o ridurre i sintomi).
Sempre a scopo palliativo e per dare sollievo, in caso di presenza di versamento (come può avvenire in caso di mesotelioma pleurico) può essere praticata la rimozione del liquido mediante un ago lungo e sottile (toracentesi, paracentesi o pericardiocentesi). Questo tipo di intervento ha scopo palliativo perché migliora la qualità di vita del paziente. Il liquido tende a riformarsi e non si risolve la causa sottostante.
L’oncologo sceglie l’opzione terapeutica più adatta al paziente considerando un insieme di fattori. L’opzione chirurgica non viene valutata solo in base al tipo di tumore, stadio e localizzazione ma anche in base allo stato di salute generale del paziente.
Radioterapia per malattie amianto correlate
La radioterapia consiste nell’utilizzo di radiazioni ionizzanti in grado di danneggiare il patrimonio genetico delle cellule e quindi anche di quelle malate e impedirne la proliferazione. La radioterapia può essere curativa in particolare in caso di cancro confinato in una zona del corpo, sulla base della classificazione TNM della lesione stessa.
Generalmente la radioterapia viene utilizzata in concomitanza con la chirurgia, con la chemioterapia, con l’ormonoterapia e l’immunoterapia, al fine di ottenere un trattamento curativo-radicale, adiuvante, neoadiuvante, terapeutico o palliativo. In ogni caso l’utilizzo della radioterapia dipende dal tipo di tumore, dalla posizione e stadio e dalla salute generale del paziente.
La radioterapia può essere utilizzata, oltre che sul tumore stesso, anche sui linfonodi drenanti se clinicamente o radiologicamente coinvolti o se si ritiene che possa esserci un rischio di diffusione maligna.
L’utilizzo della radioterapia può anche avere uno scopo meramente palliativo e non di cura, per ridurre il dolore.
Chemioterapia
La chemioterapia (dall’inglese chemo-, tratto da chemical, “chimico” e dal greco ϑεραπεία, therapèia, “terapia”) è un tipo di trattamento farmacologico mirato alla distruzione di manifestazioni biologiche patologiche. Si distingue in chemioterapia antimicrobica e antineoplastica. Nel caso delle malattie asbesto correlate e quindi di tumori da amianto, si parla di chemioterapia antineoplastica, che colpisce le cellule neoplastiche con farmaci antitumorali.
Avviene attraverso la somministrazione di uno o più farmaci in combinazione per distruggere le cellule tumorali che si sono sviluppate negli organi colpiti dal tumore e per rallentarne la progressione. La somministrazione può avvenire per via endovenosa in tutto il corpo o direttamente nella sede del tumore. La somministrazione localizzata permette di intervenire con dosi più alte di farmaco chemioterapico, che a volte viene riscaldato per aumentarne l’efficacia (chemioterapia ipertermica), limitando gli effetti collaterali al resto dell’organismo.
In caso di localizzazione pleurica del tumore (asbestosi, tumore polmonare, mesotelioma), la chemioterapia può essere intrapleurica, ossia somministrata direttamente nello spazio fra i polmoni e la parete toracica.
La chemioterapia neoadiuvante è quella effettuata prima dell’intervento chirurgico per ridurre la massa e facilitarne la rimozione. La chemioterapia adiuvante è invece quella effettuata dopo l’operazione, con lo scopo di rimuovere le cellule tumorali non visibili a occhio nudo e sopravvissute all’intervento in modo di migliorarne l’esito.
Trattamento multimodale per mesotelioma
Il mesotelioma è una grave neoplasia che colpisce i mesoteli, ovvero le membrane sierose che avvolgono alcuni organi del corpo umano. Può essere causata esclusivamente dall’esposizione ad amianto. Il mesotelioma deve solitamente essere trattato con un approccio multimodale tenendo conto delle caratteristiche bio-psico-mediche individuali del caso.
La chemioterapia intrapleurica ad alta temperatura consiste nell’applicare il farmaco direttamente sulla pleura in caso di mesotelioma pleurico. Le alte temperature favorscono l’azione del farmaco antitumorale e la somministrazione localizzata permette un utilizzo più massiccio di farmaco. Questo trattamento ha avuto ottimi risultati, ma il mesotelioma resta una malattia amianto con un basso tasso di sopravvivenza.
Asbestosi polmonare: diagnosi e cura
L’asbestosi è una pneumoconiosi che esordisce in modo insidioso. Di solito dopo 15 o 20 anni dall’inizio dell’esposizione a grandi dosi di asbesto.
Non esiste una terapia specifica per la cura asbestosi. In caso di diagnosi è opportuno:
- smettere di fumare, perché il fumo agisce in sinergia e potenzia gli effetti dei minerali di asbesto;
- eseguire la vaccinazione contro l’influenza e lo pneumococco;
- utilizzare farmaci broncodilatatori con inalatore;
- utilizzare la bombola di ossigeno e altri strumenti;
- evitare altre esposizioni;
- bonificare gli ambienti di vita ed evitare luoghi con coperture in eternit;
- fare controlli sanitari ripetuti;
- assumere farmaci cortisonici ad uso inalatorio, che possono essere aggiunti ai broncodilatatori e alla ventilazione;
- avvalersi di una ossigenoterapia.
I farmaci che facilitino la respirazione, come i broncodilatatori con inalatore o teofillina, agiscono direttamente per contrastare i sintomi della malattia. Infatti inducono il rilassamento della muscolatura delle vie aeree e rendono la respirazione meno faticosa. Nei casi più gravi si può anche utilizzare una bombola di ossigeno o concentratore di ossigeno per facilitare la respirazione e far fronte alle crisi respiratorie.
Placche pleuriche ed ispessimenti della pleura
Le placche pleuriche sono infiammazioni della pleura. La pleura è la membrana sottile che avvolge i polmoni. La pleura può essere colpita da processi infiammatori, da pneumotorace e da processi fibrosi, come le placche pleuriche calcifiche e gli ispessimenti pleurici, e da successive neoplasie come il mesotelioma pleurico.
Lo strumento più efficace per individuare la patologia è la radiografia del torace. Le placche pleuriche non presentano sintomi, a meno che non siano numerose o di notevoli dimensioni. In questo caso possono ridurre la funzionalità respiratoria e dare un senso di soffocamento.
Mesotelioma
Le fibre di amianto sono responsabili di una delle neoplasie più pericolose in assoluto: il mesotelioma. Come già detto i protocolli di trattamento multimodale possono garantire una migliore qualità della vita durante la sopravvivenza del paziente e rare guarigioni.
Diagnosi e cura variano a seconda del tipo di mesotelioma. Il più comune è il mesotelioma pleurico che rappresenta oltre il 90% dei casi di mesotelioma. Seguono il mesotelioma del pericardio, del peritoneo e della tunica vaginale del testicolo.
>> Libro bianco delle morti di amianto in Italia
Tumore al polmone
Il tumore al polmone è una neoplasia che colpisce il polmone. Ne esistono di due tipi: adenocarcinoma e microcitoma. Il cancro del polmone causato dall’esposizione all’asbesto non sempre si manifesta in seguito ad asbestosi, essendo possibile anche a basse soglie di esposizione.
Il rischio e l’abbattimento dei tempi di latenza sono comunque proporzionali all’entità dell’esposizione, per intensità e durata. L’amianto agisce in sinergia e potenzia gli effetti del fumo di tabacco e di altri cancerogeni.
Lo strumento più efficace per la diangosi è la PET, TAC o Risonanza magnetica. La terapia e cura prescelta varia a seconda dello stadio del tumore, tipologia cellulare e stato di salute del paziente.
Tumore della laringe
Il cancro della laringe è un cancro della gola che colpisce l’organo della laringe. i farmaci utilizzati nella chemioterapia del tumore della laringe sono il Carboplatino, il Cisplatino (la cui azione è quella di inibire la sintesi del DNA), il fluorouracile (ad azione citotossica) e il Paclitaxel. La terapia mirata per i tumori laringei si fonda sull’utilizzo di un farmaco antitumorale chiamato Cetuximab che agisce in modo diretto e specifico sulle cellule tumorali.
Cancro alle ovaie
Il cancro delle ovaie è una neoplasia che colpisce l’apparato riproduttivo femminile ed in particolare le ovaie e che può essere causato dall’esposizione ad amianto.
La diagnosi tumore ovaio è possibile attraverso:
- Esame pelvico o visita ginecologica e palpazione dell’addome: il medico tiene in considerazione anche l’età della paziente, le dimensioni e la consistenza delle ovaie. In età fertile l’ovaio normale è di consistenza solida e misura 3,5 cm, mentre in menopausa diminuisce a 2 cm e in menopausa tardiva meno di 2 cm. La misura dell’ovaio è quindi un primo segno di una possibile neoplasia, soprattutto per tumore alle ovaie in menopausa.
- Ecografia transaddominale o transvaginale, spesso in combinazione con dosaggio di CA 125 (tumore ovaio ecografia).
- Controllo dei marcatori tumorali (CA125, CA19.9, HE4, CE15.3 e CEA) attraverso un prelievo del sangue in caso di quadro ecografico sospetto
- TC addome e risonanza magnetica. Questi esami sono effettuati per verificare la diffusione del cancro e la presenza di eventuali tumore ovaio metastasi.
Sono in corsi studi su altri farmaci biologici per la terapia del tumore alle ovaie in fase avanzata: tra queste gli inibitori di PARP che agiscono sui sistemi di riparazione del DNA e gli immunoterapici.
Tumore della faringe
Il tumore alla faringe è una neoplasia che si sviluppa nella gola ed in particolare colpisce l’organo della faringe. Il mondo scientifico non concorda sulla sua eziologia legata all’esposizione a fibre di amianto.
Per meglio studiare le dimensioni del tumore e l’eventuale coinvolgimento delle ghiandole del collo (linfonodi), è opportuno sottoporsi a una RM (risonanza magnetica) con mezzo di contrasto, mentre per una valutazione degli organi a distanza si può eseguire una PET (tomografia ad emissione di positroni) o una TAC (tomografia assiale computerizzata) torace-addome con mezzo di contrasto, in grado di individuare eventuali metastasi lontane dalla sede di origine del tumore.
Attualmente alcuni studi clinici valutano se la chemioprofilassi attuata con determinati farmaci possa essere utile per prevenire l’insorgenza di un tumore secondario nella bocca, nella gola, cancro alla trachea, nel naso o nell’esofago
Cancro dello stomaco
Il tumore dello stomaco è un adenocarcinoma gastrico che colpisce le cellule del rivestimento interno della muscosa dello stomaco.
Dove è possibile il tumore dello stomaco si tratta con la gastrectomia totale che asporta completamente lo stomaco, una piccola parte dell’esofago e i linfonodi vicini e a distanza.
Se il tumore è ben localizzato e quindi è possibile eseguire la gastrectomia parziale, asportando soltanto la parte dello stomaco che contiene il tumore.
Tumore del colon retto
Il tumore del colon retto è una patologia asbesto-correlata. Una diagnosi accurata di cancro al colon richiede numerose indagini che includono la colonscopia. Attraverso una sonda inserita nel retto lo specialista in gastroenterologia sarà in grado di determinare localizzazione e dimensioni di una eventuale neoplasia. In questo modo è possibile determinare la causa dei sintomi del tumore al colon.
La chirurgia rappresenta a oggi il trattamento principale nel caso di neoplasie al colon, con intento curativo. Tra le diverse cure per il cancro al colon, questa è solitamente possibile solo a certe stadiazioni.
Tumore dell’esofago
Il tumore dell’esofago è il nono tumore più frequente al mondo. Colpisce soprattutto gli uomini al di sopra dei 60 anni. L’esposizione alle fibre di amianto è tra i fattori di rischio per questo tipo di tumore.
Un possibile e iniziale approccio chirurgico di rimozione del tratto interessato dal tumore è la chirurgia laparoscopica, nella quale si effettua una resezione della musica endoscopica, oppure attraverso l’utilizzo della tecnologia laser. Prima dell’intervento può essere effettuata radioterapia esofago e/o chemioterapia al fine di ridurre la massa tumorale prima dell’asportazione. Ciò aumenta tumore esofago prognosi.
Nei casi di tumore all’esofago non operabile il paziente viene trattato con radioterapia e chemioterapia o laser-terapia o di applicazione per via endoscopica di protesi espansibili per consentire o ricreare il passaggio del cibo.