Gli usi più assurdi dell’amianto potrebbero farci sorridere. Peccato che il patogeno sia responsabile di malattie asbesto-correlate, tra cui l’infausto mesotelioma, una rara forma di cancro ad oggi incurabile. Scopriamo gli oggetti incriminati più impensabili contenenti il famigerato killer silente
Contents
- 1 Usi e abusi dell’amianto
- 1.1 I curiosi e stravaganti usi dell’amianto
- 1.2 Articoli casalinghi: usi e abusi
- 1.3 Altri usi domestici
- 1.4 La tovaglia magica di Carlo Magno: un incantesimo nel tessuto!
- 1.5 Dalle palle da bowling ai pastelli
- 1.6 Maschere antigas
- 1.7 Decorazioni natalizie e la neve finta
- 1.8 Usi insoliti: l’Incredibile viaggio di una borsa di amianto
- 1.9 ONA: conoscere il nemico. Il miglior modo per combatterlo
Usi e abusi dell’amianto
Usi strani. L’amianto, una sostanza di origine naturale dalle incredibili proprietà, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’industria e dell’edilizia. Fin qui, nulla di nuovo. In molti non sanno tuttavia che il patogeno, prima della sua definitiva messa al bando, era presente in una serie di prodotti e oggetti di uso quotidiano. Ma prima di addentrarci nei dettagli, prendiamoci un momento per capire cosa sia esattamente l’amianto.
La natura dell’amianto
L’amianto è una sostanza di origine naturale presente in formazioni rocciose in tutto il mondo. Si tratta di un minerale silicato costituito da microscopiche fibre incredibilmente resistenti al calore e all’acqua, straordinariamente leggere e altamente flessibili. Queste caratteristiche uniche, unite alla sua economicità, hanno reso l’amianto incredibilmente versatile, portandolo ad essere impiegato in una vasta gamma di prodotti e materiali, alcuni come vedremo oggi, impensabili.
Quanto alla classificazione, esistono due categorie principali dell’amianto: in matrice friabile e non friabile (o compatto). L’amianto friabile, quando asciutto, può essere facilmente frammentato o polverizzato manualmente. Al contrario, l’amianto non friabile, quando asciutto, non può essere spezzato o polverizzato manualmente.
Una carrellata sui diversi tipi di amianto
Amianto Serpentino (Crisotilo): è conosciuto come il “serpente benevolo” per la sua struttura a spirale. È il tipo di amianto più comune e veniva spesso utilizzato in prodotti di consumo come tegole, lastre e imballaggi.
Amianto Anfibolico (Crocidolite, Amosite, Anthophyllite, Tremolite, Actinolite): hanno una struttura cristallina a forma di ago. Sono considerati più pericolosi per la salute rispetto all’amianto serpentino, poiché le loro fibre sono più sottili e possono penetrare più facilmente nei tessuti polmonari. Ma riprendiamo l’argomento principale: gli usi bizzarri!
I curiosi e stravaganti usi dell’amianto
Ornamenti che durano nel tempo. I primi utilizzi documentati dell’amianto risalgono al Neolitico, quando veniva impiegato per rinforzare manufatti in argilla. Le antiche civiltà se ne servivano per creare oggetti per la casa come ciotole e pentole, dato che conferiva agli utensili una resistenza eccezionale. Senza entrare nel dettaglio dei suoi impieghi nel corso della storia, scopriamo in che modo è entrato nelle nostre case in un passato non molto lontano.
Usi cosmetici: belli da morire. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, in Nord America, l’amianto fu utilizzato come ingrediente per i dentifrici. La sua straordinaria abrasività, prometteva infatti di rimuovere macchie e tartaro dai denti. Con la sua polvere si realizzavano altresì prodotti quali: ombretti, fondotinta, fard, creme e talco per bambini. Quest’ultimo impiego è stato al centro di battaglie legali che hanno coinvolto Johnson&Johnson. Il colosso è stato denunciato da migliaia di donne che si sono ammalate di cancro alle ovaie dopo aver maneggiato la polvere per bebè.
Utile precisare che amianto e talco sono minerali di origine naturale e spesso si trovano nelle stesse zone estrattive e a volte è stato difficile evitarne completamente la presenza. Ma…provate a spiegarlo alle vittime!
Filtri per Sigarette: un’aggiunta esplosiva!
Fumare è già abbastanza rischioso. Aggiungere un tocco di amianto ai filtri delle sigarette ancora peggio!
Uno dei colossi che fece largo uso di amianto nei filtri fu Kent, noto marchio di sigarette americano. Queste particolari sigarette, contenenti amianto, furono prodotte tra il 1952 e il 1956.
L’amianto veniva utilizzato nei filtri delle sigarette per le sue proprietà simili a un filtro tradizionale, grazie alla sua densità che impediva alle particelle di passare.
Peccato che, sia i fumatori sia chi subiva il fumo passivo, non fossero al corrente degli effetti letali del “killer silente”.
Scarpe ignifughe: che incredibile innovazione!
L’amianto veniva considerato un materiale ideale per la produzione di scarpe, tra cui quelle da lavoro, pubblicizzate come resistenti al fuoco. Non solo le scarpe, ma anche le solette venivano realizzate con amianto. Addirittura uno slogan prometteva di rendere “felici i tuoi piedi“. Le affermazioni non finivano qui, poiché si diceva che queste solette prevenivano calli, borsiti e addirittura l’odore sgradevole dei piedi sudati!
Articoli casalinghi: usi e abusi
Nel corso dei secoli, l’amianto è entrato in una vasta gamma di prodotti per la casa. Tra gli esempi più curiosi, possiamo citare la produzione di carte da parati, telefoni, cassette dei WC e persino elementi per la produzione di candeggina e detergenti. Questo grazie alle sue straordinarie proprietà di isolante termico. A seguire una carrellata di utilizzi poco noti.
Assi da stiro ignifughi: il materiale conferiva una protezione extra grazie alla sua struttura fibrosa che resisteva al calore e al fuoco.
Guanti da forno al top: la fibra era nota per la sua straordinaria resistenza al calore. Perfetta per i guanti da forno, no?
Strofinacci e asciugamani: le proprietà ignifughe dell’asbesto permettevano una pulizia senza paragoni: bastava gettare il panno sporco nel fuoco per rinnovarlo completamente.
Oltre ai canovacci, anche molti indumenti furono “arricchiti” con il minerale. Basti pensare alle divise dei vigili del fuoco, dei saldatori e degli operai industriali. Insomma, gli abiti di tessuto di amianto rappresentavano un’armatura di protezione extra, grazie alla resistenza al fuoco e al calore.
Cartoncini e prodotti cartacei resistenti
Spesso, l’amianto veniva pressato con altri materiali fibrosi per creare robusti pannelli che trovavano utilizzo come tappetini da cucina e cuscinetti per il ferro da stiro. Sebbene fornissero una certa protezione contro le fiamme, il materiale morbido poteva rilasciare polveri di amianto potenzialmente pericolose. La carta contenente amianto fece anche la sua comparsa in oggetti come i sottobicchieri dei posacenere, grazie alla sua natura ignifuga e assorbente.
Pavimenti e dintorni
L’amianto, con la sua resistenza al fuoco, era un tempo il pilastro delle opzioni di pavimentazione. Sotto la superficie o nei prodotti come il linoleum, conferiva una sicurezza rassicurante. Ma non finiva qui. Come una sorta di artista camaleontico, l’amianto rivestiva le pareti di molte case, elogiato come una rivelazione nell’arte di decorare in modo sicuro. Era la soluzione per dare nuova vita alle pareti.
Altri usi domestici
Nel corso del 20° secolo, l’amianto si è insinuato praticamente in ogni angolo della casa, compresi gli elettrodomestici. Dalle stufe ai forni elettrici, non c’era dispositivo troppo grande o piccolo che non potesse essere isolato e reso ignifugo grazie a questo straordinario materiale. Tra gli elettrodomestici che ospitavano l’amianto troviamo: tostapane, pentole, caffettiere, e persino aspirapolvere e asciugacapelli. Nei vecchi phon, il minerale veniva utilizzato per isolare l’elemento riscaldante interno, evitando così pericoli di surriscaldamento e incendi.
Libri ignifughi: Fahrenheit 451 e oltre!
Nel mezzo del XX secolo, alcuni libri, tra cui il celebre Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, sono stati rilegati con questo insolito materiale. In un mondo distopico dove i libri sono banditi e bruciati, le prime edizioni di Fahrenheit 451, grazie alla loro rilegatura in amianto, sfuggivano alle fiamme.
La tovaglia magica di Carlo Magno: un incantesimo nel tessuto!
Una delle storie più affascinanti riguardanti l’amianto ha come protagonista Carlo Magno.
Secondo la leggenda, l’imperatore romano possedeva una “tovaglia magica” e si divertiva a stupire gli ospiti durante le feste, gettandola nel fuoco.
Le macchie e le briciole scomparivano come d’incanto, mentre la tovaglia emergeva intatta, come appena acquistata! In molti credevano che Carlo Magno fosse dotato di poteri magici grazie a questa straordinaria tovaglia. In realtà il merito era dell’amianto, noto materiale ignifugo.
Dalle palle da bowling ai pastelli
Negli anni ’60 e ’70, l’amianto ha fatto la sua comparsa persino nelle palle da bowling. Questo strano utilizzo aveva una logica: ridurre i costi e aumentare la durabilità. Grazie alla sua abbondanza e robustezza, l’amianto veniva impiegato come materiale di riempimento. Nonostante la praticità, chi era coinvolto nella produzione, vendita o uso di queste palle da bowling era esposto al rischio di contaminazione.
Filo medico: altro uso letale
Arrivati a questo punto di questa lista, potrebbe sorprendervi un utilizzo ancora più assurdo dell’amianto. Ebbene sì, con le fibre di amianto si realizzava il filo chirurgico per suturare ferite e incisioni.
L’eccezionale resistenza e flessibilità di questo materiale lo resero una scelta interessante nell’ambito medico. Ironia della sorte, uno dei principali interventi chirurgici in cui veniva utilizzato questo filo era proprio quello delle operazioni ai polmoni, dopo il conflitto mondiale.
Maschere antigas
Durante la Seconda Guerra Mondiale sono state prodotte oltre 100 milioni di maschere antigas per i civili contenenti fibre di amianto (soprattutto crisotilo e crocidolite). Paradossalmente, tali dispositivi dovevano servire per purificare l’aria e ridurre il rischio di respirare gas chimici dannosi. Addirittura le maschere venivano utilizzate nelle scuole a scopo didattico. Cosa che ha esposto un numero considerevole di soggetti al rischio amianto.
Kit per impronte digitali CSI
Incredibilmente, persino nel mondo dei kit per l’esame delle impronte digitali CSI, l’amianto ha trovato un posto. Questo kit conteneva tracce del cancerogeno.
Pastelli tutt’altro che innocui
Nel 2015, si è scoperto che i pastelli a marchio Disney e Nickelodeon, prodotti in Cina, contenevano tracce di amianto. Ancora nel 2018, si è appurato che anche i pastelli Playskool avevano un livello tossico di amianto. Queste rivelazioni sono state sconcertanti, poiché hanno messo a rischio l’esposizione dei bambini a questa sostanza nociva. Infine, nel 2020 e nel 2018, sono state scoperti tracce di amianto nei prodotti per il trucco per bambini venduti da Claire’s.
Decorazioni natalizie e la neve finta
In un’epoca precedente alle luci dell’albero di Natale elettriche o alimentate a batteria, le candele erano una decorazione comune sopra o intorno all’albero di Natale e alla casa. Per mitigare il rischio di incendio, la neve decorativa fatta di amianto era una scelta comune, in quanto considerata ignifuga. Tuttavia, le fibre di questa finta neve potevano facilmente disperdersi nell’aria, mettendo in pericolo le persone. Ma l’amianto non è rimasto confinato all’albero di Natale.
Il Mago di OZ
Molte produzioni cinematografiche realizzate tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40 hanno utilizzato la neve di amianto, poiché non si scioglieva né correva il rischio di prendere fuoco sotto le luci calde. Uno dei film più celebri in cui è stata utilizzata questa particolare “neve” è stato “Il Mago di Oz“. Nella famosa scena del campo di papaveri, la neve era in realtà crisotilo, una delle forme più pericolose di amianto per la salute umana. Dorothy, lo Spaventapasseri, l’Uomo di Latta e il Leone Codardo sono stati tutti esposti ad alti livelli di amianto. Addirittura il costume dello Spaventapasseri era ignifugo grazie all’amianto.
Usi insoliti: l’Incredibile viaggio di una borsa di amianto
Tra gli usi più stravaganti dell’amianto, ricordiamo un aneddoto che ebbe come protagonista il giovane Benjamin Franklin. All’età di soli 19 anni, Franklin fece un viaggio in Inghilterra, portando con sé una borsa fatta di amianto. In terra britannica, vendette questo straordinario oggetto a Sir Hans Sloane, un collezionista di storia naturale. La collezione di Sloane finì al British Museum, e quella stessa borsa di amianto si può ancora ammirare lì.
ONA: conoscere il nemico. Il miglior modo per combatterlo
Questi usi insoliti dell’amianto ci dimostrano quanto sia stato diffuso e versatilmente utilizzato, ma ci ricordano anche i pericoli nascosti che esso comportava. Oggi, grazie a una maggiore consapevolezza e normative più rigorose, ci impegniamo a proteggere la salute delle persone e a evitare tali pericoli. L’Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso il suo Presidente Avv. Ezio Bonanni, si batte per la messa al bando del patogeno e per la tutela degli esposti.