Lo smaltimento amianto è una delle tre tecniche di bonifica amianto previste dalla legge. Essa consiste nello smantellamento definitivo dei materiali di asbesto e nel conferimento di essi in discarica. Tra le tecniche di bonifica è l’unica che permette di ridurre il rischio amianto a zero e così il rischio di ammalarsi.
In questa guida scopriamo tutto sullo smaltimento o rimozione dell’amianto, quali sono i vantaggi e gli svantaggi e i costi per la bonifica.
L’UPIDSA – Università Popolare Internazionale Diritto, Scienza e Ambiente APS si occupa di formazione di personale tecnico in grado di occuparsi di difesa del diritto alla salute e di prevenzione a 360°.
La prevenzione primaria è fondamentale per ridurre le malattie amianto e consiste nell’evitare le esposizioni tout court grazie alla bonifica dei siti contaminati.
A questo link trovate l’APP Amianto,, creata da ONA – Osservatorio Nazionale Amianto per ottenere una mappatura completa dei siti contaminati in Italia. Inserendo foto e geolocalizzazione dei materiali di amianto potrete contribuire alla mappatura. La presenza dei supposti siti di amianto verrà convalidata dagli esperti ONA.
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smaltimento amianto: cos’è?
Lo smaltimento amianto è la tecnica di bonifica amianto raccomandata da ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e dall’Avv. Ezio Bonanni, suo presidente. Questa tecnica di bonifica infatti è l’unica che permette di ridurre il rischio amianto a zero, evitando l’esposizione.
Come già accennato infatti, lo smaltimento consiste nel rimuovere i materiali di amianto confinandoli in apposita discarica. In questo modo l’ambiente viene risanato e non permangono rischi connessi alla presenza delel fibre di amianto.
Perché smaltire l’amianto?
L’amianto è un minerale, o meglio con questo termine si intende un insieme di minerali tutti accomunati da caratteristiche asbestiformi. Si suddividono infatti in fibre via via più piccole che si disperdono nell’ambiente e che possono essere facilmente inalate.
Provocano processi infiammatori che non riguardano solo il sistema respiratorio. Attraverso il processo della cancerogenesi possono evolvere in malattie ancora più gravi e spesso fatali, come il mesotelioma.
Questo meccanismo è descritto da Linton, van Zandwijk, Reid, Clarke, Cao, Kao (Inflammation in malignant mesothelioma – friend or foe?. Ann Cardiothorac Surg. 2012;1(4):516–522).
Approfondisci su: Report Consensus di Helsinki
Sulle monografie dello IARC è possibile approfondire la relazione tra patologie asbesto correlate e minerali di amianto.
Per approfondimenti >> VII Rapporto RENAM sui mesoteliomi e i risultati della Commissione d’Inchiesta uranio impoverito e amianto e altri rischi.
Bonifica amianto in Italia
In Italia ci sono ancora milioni di tonnellate (circa 40) di amianto in più di un milione di siti e micro siti. Tra di essi abitazioni ed edifici pubblici, scuole ed ospedali. La legge 257/1992 ha vietato l’estrazione e la lavorazione e commercializzazione dell’asbesto, senza un cogente obbligo di bonifica dell’amianto.
Solo l’amianto friabile fu accompagnato dall’obbligo di rimozione. Per quanto riguarda invece l’amianto compatto è stato approvato il protocollo di manutenzione con incapsulamento o il confinamento.
Qui potete sfogliare il Libro bianco delle morti di amianto in Italia.
smaltimento amianto: quando?
Lo smaltimento amianto è una procedura molto delicata. Per svolgersi in tutta sicurezza, deve prevedere l’utilizzo di mano d’opera specializzata e attrezzata con le necessarie protezioni. Così da rimuovere le lastre di amianto senza disperderne le fibre nell’aria. Durante le attività di rimozione può verificarsi infatti l’aero dispersione delle fibre di amianto.
La rimozione di Eternit e/o dei manufatti contenenti asbesto è obbligatoria quando queste versano in una condizione di degrado tale da renderla friabile alla pressione. Nei casi in cui la presenza di asbesto nell’edificio rappresenti un rischio per la salute, ovvero in tutti quei casi in cui vi sia la possibilità di danneggiamenti, anche lievi, alla superficie in amianto, e la possibilità di rilascio delle fibre killer la bonifica non è d’obbligo, ma è l’unico modo per scongiurare danni gravissimi alla salute.
Rimozione amianto: procedura e fasi
La bonifica inizia con l’incapsulamento dei materiali, allo scopo di impedire la aero dispersione di fibre di asbesto durante le fasi di rimozione e trasporto delle lastre. Essa avviene mediante l’utilizzo di un incapsulante fissativo in dispersione acquosa ad alta penetrazione sull’intera superficie.
Dopo l’incapsulamento, le singole lastre vengono smontate e accatastate in un’area delimitata del cantiere. Nella fase di smontaggio si devono anche aspirare le eventuali polveri causate dalla rimozione di viti o rivetti di fissaggio delle lastre, così come quelle presenti sull’eventuale intelaiatura del tetto.
Le lastre di amianto rimosse vanno poi inviate ad una discarica autorizzata. Al termine dei lavori, si devono rilevare i valori di asbesto presente e, solo se questi risulteranno essere a norma, un incaricato della ASL potrà rilasciare la certificazione di restituibilità dell’area.
Ditte autorizzate allo smaltimento
Per le operazioni di bonifica è necessario avvalersi di professionisti regolarmente iscritti all’Albo Gestori Ambientali nella Categoria 10A o 10 B secondo quanto regolamentato dall’articolo 212 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152.
Soltanto le ditte autorizzate, infatti, possono svolgere la bonifica amianto in sicurezza e seguire il protocollo affinché l’edificio, l’abitazione o il capannone risultino a rischio 0. Il trasporto in discarica, in particolare, consistendo nel conferimento in discarica di rifiuti speciali prevede l’accesso al sistema SISTRI.
Le ditte autorizzate predisporranno un apposito Piano di Lavoro (ai sensi dei cc. 2 e 5) che preveda le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e la protezione dell’ambiente esterno.
Vantaggi e svantaggi della rimozione
L’intervento di rimozione e smaltimento amianto comporta vantaggi e svantaggi.
Tra i principali vantaggi ricordiamo che, nonostante manchi per amianto obbligo rimozione:
- elimina definitivamente il pericolo dovuto all’esposizione ad asbesto;
- il proprietario è sollevato dall’obbligo di manutenzione e controllo necessarie quando il manufatto viene incapsulato o amianto confinato.
Tra gli svantaggi riguardo come smaltire amianto, invece, possiamo evidenziare che:
- Comporta un rischio elevato soprattutto per gli addetti ai lavori che si occupano di smaltire asbesto in lastre dopo lo smontaggio.
- I tempi di lavorazione sono piuttosto lunghi e i costi smaltimento amianto elevati.
- Produce una gran quantità di rifiuti speciali che poi dovranno essere correttamente smaltiti.
- Necessita comunque di un piano di lavoro specifico, in cui indicare le misure intraprese per la protezione della salute dei lavoratori e dell’ambiente circostante. Questo piano va presentato all’ufficio competente della Asl.