L’impiego della robotica nel trattamento del mesotelioma pleurico, patologica causata principalmente dall’esposizione all’amianto, rappresenta una valida alternativa, ma non priva di criticità, rispetto alle metodiche tradizionali. Scopriamo vantaggi e svantaggi della tecnica
Contents
- 1 La robotica: alternativa alle tradizionali opzioni di trattamento
- 1.1 Robotica e diagnosi assistita: la prima fase
- 1.2 Chirurgia robotica: in cosa consiste?
- 1.3 Terapie mininvasive guidate dai robot
- 1.4 Monitoraggio e follow-up continuo
- 1.5 Integrazione con l’intelligenza artificiale
- 1.6 Vantaggi della chirurgia robotica
- 1.7 Rischi e limitazioni della chirurgia robotica
- 1.8 ONA sostiene la ricerca
La robotica: alternativa alle tradizionali opzioni di trattamento
Robotica: sì o no? Il trattamento del mesotelioma pleurico, una forma aggressiva di cancro della pleura, presenta sfide significative, richiedendo spesso approcci terapeutici altamente specializzati e interventi chirurgici radicali come la pneumonectomia extrapleurica. Tuttavia, tali procedure comportano rischi elevati dovuti alla rimozione di tessuti e organi vitali. Complicazioni come emorragie, insufficienza respiratoria e infezioni possono avere in certi casi effetti letali sui pazienti.
In uno studio condotto su 74 pazienti, è emerso ad esempio che il 6,75% ha lamentato decessi post-operatori, mentre il 63% ha manifestato altri disturbi significativi.
In confronto, la pleurectomia con decorticazione salvapolmone risulta meno invasiva, ma può non essere appropriata per tutti.
In questo contesto, l’impiego della robotica si presenta come una promettente alternativa per tutti quei pazienti per i quali i trattamenti convenzionali sarebbero stati limitati, offrendo una maggiore precisione e controllo durante le fasi operative.
I pazienti con diagnosi di mesotelioma pleurico maligno possono beneficiare in diversi modi dall’approccio chirurgico robotico.
Ma sarà davvero efficace? Esaminiamo vantaggi e svantaggi.
Robotica e diagnosi assistita: la prima fase
L’impiego di sistemi robotici nella diagnosi del mesotelioma consente una valutazione accurata e dettagliata delle lesioni e delle formazioni tumorali. I robot guidati da intelligenza artificiale possono eseguire biopsie guidate da immagini, consentendo ai medici di ottenere campioni tissutali più rappresentativi e riducendo al minimo il rischio di errori diagnostici.
Chirurgia robotica: in cosa consiste?
Nel trattamento chirurgico del mesotelioma, la robotica offre una precisione senza precedenti.
La procedura chirurgica robotica è comunemente eseguita attraverso piccole incisioni, che sono in grado di ridurre al minimo la perdita di sangue e il trauma del paziente.
La straordinaria architettura dei sistemi robotici, comprende bracci robotici equipaggiati con strumenti chirurgici, manipolati tramite una console computerizzata.
In questo modo il chirurgo può godere di una visione tridimensionale ad alta definizione del campo operatorio. Tutti fattori in grado di garantire una precisione e una stabilità notevolmente superiori rispetto alle procedure chirurgiche tradizionali.
Terapie mininvasive guidate dai robot
Anche la terapia con chemioterapia e radioterapia può essere ottimizzata attraverso l’assistenza di sistemi robotici. Questi dispositivi permettono infatti una somministrazione mirata dei farmaci e delle radiazioni, riducendo al minimo l’impatto sul tessuto sano circostante e massimizzando l’efficacia del trattamento.
Monitoraggio e follow-up continuo
La robotica consente altresì un monitoraggio continuo del paziente dopo le procedure. Sistemi automatizzati possono raccogliere dati vitali, segnalare eventuali cambiamenti nel quadro clinico e facilitare il follow-up con il paziente per assicurarsi che stia rispondendo positivamente al trattamento.
Integrazione con l’intelligenza artificiale
Infine, l’uso di intelligenza artificiale (IA) in congiunzione con la robotica nel trattamento del mesotelioma, amplifica ulteriormente i benefici. Gli algoritmi avanzati possono analizzare grandi quantità di dati clinici per fornire suggerimenti ai medici durante le procedure, migliorando la precisione e la tempestività delle decisioni terapeutiche. Ma riassumiamo i vantaggi.
Vantaggi della chirurgia robotica
Nel trattamento delle malattie oncologiche in generale, e anche nel trattamento del mesotelioma, gli strumenti robotici consentono:
1) Una valutazione approfondita della diffusione del cancro all’interno del corpo del paziente (grazie alla visione 3D), facilitando una decisione più informata sull’approccio chirurgico;
2) Maggiore precisione e flessibilità durante le procedure, consentendo ai chirurghi di accedere a spazi ristretti con minore perdita di sangue;
3) Nella fase di pleurectomia, l’utilizzo dei robot ha portato a una maggiore percentuale di tumori rimossi, migliorando l’esito della procedura;
4) Riduzione del rischio di danneggiare tessuti circostanti e la minimizzazione del rischio di infezioni post-operatorie;
Minor dolore post-operatorio, cicatrici meno evidenti e degenze ospedaliere più brevi, con conseguente recupero più rapido del paziente. Questi benefici aumentano in proporzione alla complessità dell’intervento;
5) In certi casi l’intervento può rallentare la progressione della malattia, prolungando la sopravvivenza;
6) Nei pazienti, soprattutto quelli con malattia avanzata o compromissione della funzione polmonare, la chirurgia robotica rappresenta un’opzione terapeutica estremamente valida, consentendo la rimozione precisa di tessuti affetti da tumore, incluso l’intero polmone quando necessario.
Rischi e limitazioni della chirurgia robotica
Nonostante i benefici, l’impiego della chirurgia robotica non è privo di criticità.
- Richiede una formazione specifica e pratica da parte dei chirurghi, dato che non si può prescindere dalla supervisione “umana” durante l’impiego;
- L’alto costo della tecnologia può rappresentare una barriera per molti ospedali;
- Per alcuni pazienti, i risultati potrebbero non essere superiori rispetto alle tecniche tradizionali. Di conseguenza è fondamentale valutare attentamente i rischi e i benefici, considerando le specifiche condizioni del paziente;
Inoltre, è cruciale considerare e affrontare le implicazioni etiche e legali associate a questa tecnologia in evoluzione.
ONA sostiene la ricerca
L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), presieduto dall’Avv. Ezio Bonanni, sostiene gli sforzi della ricerca medica e scientifica finalizzata a sradicare una delle cause principali di gravi patologie: l’amianto.
Ogni passo avanti nella comprensione e nella lotta contro questa minaccia invisibile è un trionfo per la salute e il benessere di tutte le comunità. La ricerca è la chiave per affrontare le sfide connesse all’amianto e per creare un futuro più sicuro per tutti noi.
Un mondo senza amianto è un mondo più sicuro, più sano e più prospero per le generazioni future. Diamo il nostro contributo a questa causa vitale e lavoriamo insieme per un futuro senza compromessi per la salute e il benessere di tutti!