Costituirsi parte civile nel processo penale rappresenta un’opportunità concreta per le vittime di un reato di ottenere un risarcimento in tempi più rapidi rispetto a un processo civile autonomo. È anche un modo per partecipare attivamente al procedimento, facendosi rappresentare in aula e chiedendo che il giudice penale non si limiti a condannare l’imputato, ma si pronunci anche sulle conseguenze dannose provocate dal reato.
In questa guida vediamo nel dettaglio come funziona, come ci si costituisce parte civile, termini, tempi e scopo.
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Il ruolo della parte civile nel processo penale
Nel processo penale, al fianco delle figure centrali come l’imputato e il Pubblico Ministero, può intervenire un soggetto che, pur non essendo sempre presente, svolge una funzione molto rilevante: la parte civile. Si tratta della persona – o, in alcuni casi, dell’ente – che ha subito un danno in seguito al reato e che decide di partecipare attivamente al processo, non per contribuire all’accertamento della responsabilità penale, ma per far valere il proprio diritto a essere risarcita.
Vediamo allora con chiarezza chi può rivestire questo ruolo, a quali condizioni e con quali modalità, cercando di rendere comprensibile anche a chi non ha competenze giuridiche cosa comporti diventare parte civile in un procedimento penale.
Chi è la parte civile e qual è lo scopo?
La parte civile è il soggetto che, a seguito della commissione di un reato, ha subito un danno e intende chiederne il risarcimento nel contesto del processo penale. È una scelta volontaria: chi ha subito il danno può decidere di partecipare, ma non è obbligato. La sua presenza non è necessaria perché il processo si svolga e si concluda. Tuttavia, se sceglie di esserci, può chiedere che il giudice penale si esprima anche sul risarcimento economico dovuto per il pregiudizio subito.
Questo diritto trova fondamento nell’articolo 74 del Codice di Procedura Penale, che consente alla persona danneggiata da un reato – oppure ai suoi eredi, se la vittima è deceduta – di chiedere, nel corso del processo penale, la restituzione di quanto perso o il risarcimento del danno.
Quali sono i requisiti per costituirsi parte civile?
Può costituirsi parte civile non solo la persona fisica direttamente colpita, ma anche i suoi eredi in caso di decesso. Inoltre, possono ricoprire questo ruolo anche enti collettivi, comprese associazioni o organizzazioni, anche se prive di personalità giuridica, purché abbiano subito un danno o rappresentino un interesse collettivo leso dal reato. Un esempio molto frequente è quello delle associazioni ambientaliste che intervengono nei processi penali per danni ambientali.
Affinché si possa parlare di danno giuridicamente rilevante, occorre che venga lesa una posizione soggettiva protetta dall’ordinamento, cioè un bene della vita riconosciuto come meritevole di tutela e legato a un interesse personale o collettivo. Inoltre, la lesione deve comportare una perdita o un pregiudizio concreto, tale da incidere negativamente sulla sfera patrimoniale o personale del soggetto.
Come Avviene la Costituzione di Parte Civile?
Per diventare parte civile, è necessario formalizzare la propria intenzione con una dichiarazione specifica, detta appunto “costituzione di parte civile”. Questa dichiarazione deve essere presentata in forma scritta e può essere firmata direttamente dal soggetto interessato o dal suo avvocato, a condizione che sia stato munito di procura speciale. Una volta effettuata, la costituzione è valida e produce effetti per tutta la durata del processo, a meno che non venga revocata.
Quando Bisogna Costituirsi? tempi e termini
Esistono dei momenti precisi entro cui è possibile presentare la costituzione. In genere, lo si può fare già all’udienza preliminare o anche prima, se l’autorità giudiziaria ha già deciso di procedere contro l’imputato. Tuttavia, il termine ultimo è fissato poco prima che abbiano inizio le attività dibattimentali vere e proprie. Una volta superato questo limite temporale, non è più possibile entrare nel processo come parte civile.
Come fare domanda per costituirsi parte civile
La dichiarazione deve contenere alcuni elementi fondamentali: l’identità della persona o dell’ente che si costituisce, i dati – o almeno gli elementi identificativi – dell’imputato, il nome del legale che rappresenta la parte civile, le motivazioni alla base della richiesta di risarcimento e la firma dell’avvocato. Si tratta di un atto tecnico che deve rispettare determinate regole formali, per cui è consigliabile farsi assistere da un professionista.
Quali sono i requisiti nel dettaglio?
Per poter essere ammessi come parte civile nel processo penale, è necessario avere un diritto al risarcimento, che può derivare direttamente dal reato subito oppure essere ereditato, ad esempio in caso di morte della vittima. Inoltre, è necessario possedere la capacità processuale, ovvero la capacità di agire in giudizio. Se la persona è minorenne o legalmente incapace, sarà rappresentata da chi esercita la responsabilità genitoriale o da un tutore.
esclusione e rinuncia: come funzionano?
La parte civile può essere esclusa dal processo nei casi in cui non possieda i requisiti previsti dalla legge. L’esclusione può avvenire su richiesta di una delle altre parti, come il Pubblico Ministero o la difesa, oppure direttamente da parte del giudice, che può disporla d’ufficio. Inoltre, chi ha scelto di costituirsi può in ogni momento decidere di ritirarsi dal processo. La rinuncia può essere espressa chiaramente, attraverso una dichiarazione scritta o verbale, oppure in modo implicito, ad esempio non partecipando alle fasi finali del processo o scegliendo di avviare una causa separata davanti al giudice civile.