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amianto (Foto Free di SELİM ARDA ERYILMAZ su Unsplash)

Nuovo studio sull’esposizione all’amianto in Kirghizistan

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  • Ultima modifica dell'articolo:Luglio 30, 2025
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Citiamo una ricerca Open Science pubblicata su Nature – Scientific Report sull’esposizione all’amianto in Kirghizistan, Stato dell’Asia centrale.

il contesto

L’amianto continua a rappresentare un pericolo per la salute pubblica, nonostante in molti Paesi sia stato vietato. In Asia Centrale, la varietà più comune, il crisotilo, è ancora ampiamente estratta e impiegata.

In Kirghizistan, gli studi sull’impatto reale dell’amianto sulla salute della popolazione sono finora stati scarsi e non sistematici. La ricerca si propone di colmare tale lacuna, analizzando campioni ambientali e biologici (tessuti polmonari) per valutare il livello di esposizione.

Analisi su materiali e ambienti urbani

Lo studio si è concentrato su campioni prelevati vicino a due impianti industriali di cemento-amianto situati nei pressi della città di Kant, nella valle di Chui, a breve distanza dalla capitale Bishkek. Sono stati analizzati materiali grezzi e campioni d’aria prelevati in varie aree urbane. E’ stata impiegata la tacnica della microscopia elettronica a scansione (SEM) abbinata a spettroscopia a dispersione energetica (EDS).

I risultati hanno mostrato che la concentrazione di fibre di amianto era significativamente più alta a Kant rispetto a Bishkek, dove i livelli si sono rivelati inferiori ma comunque rilevanti.

Presenza di amianto nei tessuti polmonari

Per valutare la presenza di amianto nel corpo, sono stati esaminati campioni di tessuto polmonare provenienti da autopsie cliniche su cittadini della capitale. L’analisi, condotta con SEM e microscopia elettronica a trasmissione (TEM), ha rilevato consistenti fibre di crisotilo.

La presenza di anfiboli nei polmoni della popolazione suggerisce un’esposizione ambientale significativa, anche nei casi in cui venga impiegato ufficialmente solo crisotilo. Questo punto è particolarmente rilevante per le politiche sanitarie e ambientali della regione.

Il crisotilo infatti ha la capacità di frammentarsi e, a contatto con i polmoni può comunque generare stress ossidativo e infiammazione cronica.

Purtroppo in Paesi come il Kirghizistan è ancora largamente impiegato, in quanto considerato erroneamente meno pericoloso. Questo nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro classificano tutte le forme di amianto come cancerogene per l’uomo.

citazioni dello studio

Autori: Zhyldyz Kurzhunbaeva, Ruggero Vigliaturo, Giulia Pia Servetto, Barbara Bertoglio, Giovanni Cecchetto, Nurzhan Tulepbergenov, Ekaterina Mindiyarova, Rano Kasymova, Kenesh Dzhusupov, Silvana Capella, Elena Belluso, Claudio Colosio, Andrea Spinazzè, Domenico Maria Cavallo, Silvia Damiana Visonà
FonteScientific Reports, Volume 15, Articolo n. 25114, 2025

http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ .

considerazioni di ona – osservatorio nazionale amianto

Il tentativo di occultare la pericolosità del crisotilo

Purtroppo, le aziende produttrici hanno minimizzato gli effetti nocivi riconducibili al crisotilo. Anzi, hanno sempre sostenuto che, con le opportune misure di prevenzione e protezione, le esposizioni possono essere ridotte al minimo per tutto il ciclo di vita del prodotto. In questo modo, le aziende hanno sempre sostenuto che il minerale non fosse cancerogeno.

Eppure, le tesi dell’ONA hanno sempre sostenuto il contrario. Inoltre, quest’ultime sarebbero state confermate anche dall’OMS, che ha precisato come tutti gli amianti, compreso il crisotilo, sono da considerarsi cancerogeni.

Anche l’ultima monografia IARC ha confermato le medesime conclusioni. La scienza, sul rischio di sviluppare malattie umane in seguito all’esposizione a qualsiasi forma di amianto, incluso il crisotilo, è dunque inequivocabile. Tanto è vero che la stessa OMS ha affermato che sono circa 107mila ogni anno i decessi per amianto nel mondo. Solo in Italia si contano annualmente più di 6mila vittime.

OMS e danno amianto

A tal riguardo, anche una scheda informativa dell’OMS ha precisato che il crisotilo può provocare il mesotelioma, colpendo diverse sierose. E non è nemmeno l’unico tumore che può causare. L’inalazione di amianto e il conseguente stato infiammatorio che provoca all’organismo umano può determinare l’insorgenza di numerose neoplasie. Tra queste, quelle del polmone e altre vie respiratorie (laringefaringe), quelle del tratto gastro-intestinale (esofagostomaco e colon) e delle ovaie.

Il crisotilo è, inoltre, associato anche a fenomeni infiammatori differenti che potrebbero evolversi, per esempio, in asbestosi e tutte le conseguenze che ne derivano (asbesto fibrosiversamento pleuricoplacche pleuriche e ispessimento).

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