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Mare, (Foto free di Enrique da Pixabay)

Mediterraneo in crisi: alghe tossiche e specie invasive in aumento

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  • Ultima modifica dell'articolo:Luglio 28, 2025
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Mare caldo e nuove minacce per la salute e l’ambiente

Il Mediterraneo sta vivendo un periodo di surriscaldamento anomalo. Ciò favorisce la crescita di alghe tossiche e l’arrivo di specie marine aliene, con conseguenze sia per l’ecosistema che per la salute umana. Leggiamo la notizia dal giornale “Il Manifesto”. Si evidenzia che il riscaldamento globale stia causando un aumento delle temperature marine molto superiore rispetto a quello degli oceani, provocando gravi squilibri.

La proliferazione delle alghe Ostreopsis ovata e i suoi rischi in Puglia

Negli ultimi giorni in Puglia è stata segnalata la presenza della microalga tossica Ostreopsis ovata, già nota per provocare disturbi respiratori, febbre, irritazioni cutanee e altri sintomi come nausea e laringite. Questa piccola alga, invisibile ad occhio nudo se non quando forma sottili strati marroni sulla superficie dell’acqua, viene monitorata regolarmente dalle autorità sanitarie italiane dal 2007. Recentemente i comuni di Bisceglie e Fasano hanno disposto il divieto temporaneo di balneazione per la tutela della popolazione.

Temperature elevate e eutrofizzazione aggravano il fenomeno

Il riscaldamento record delle acque mediterranee, con temperature medie in Adriatico sopra i 24 gradi e nel Tirreno oltre i 25, si somma all’eccessiva presenza di nutrienti causata da scarichi industriali e agricoli, un fenomeno noto come eutrofizzazione. Queste condizioni creano un ambiente ideale per la diffusione di alghe nocive che danneggiano la fauna marina e riducono la biodiversità, mettendo a rischio anche i bagnanti.

specie invasive dal Mar Rosso e possibile crisi per il turismo

Oltre alle alghe, anche diverse specie marine invasive stanno colonizzando il Mediterraneo. Tra queste, il granchio blu e il pesce palla argenteo, avvistato recentemente nei pressi di Trieste. Quest’ultimo è particolarmente pericoloso: il suo veleno è estremamente tossico, tanto da rappresentare un serio pericolo per chiunque entri in contatto con esso.

Situazioni analoghe si registrano in altri paesi europei, come in Francia e Spagna, dove la presenza di alghe invasive ha portato alla chiusura di spiagge e costi ingenti per la loro rimozione, con impatti negativi sul turismo e sull’economia locale.

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