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Città senza amianto (Foto free di Tung Nguyen da Pixabay)

Città senza amianto: pubblicato studio ungherese con approccio multilivello

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  • Ultima modifica dell'articolo:Ottobre 13, 2025

Condivisiamo uno studio “free science” ungherese che fornisce punti concreti per gli attori politici, della società civile e dell’industria che desiderano accelerare la transizione verso città sostenibili e prive di amianto.

 Introduzione: Perché è importante eliminare l’amianto dalle città

L’amianto è ancora oggi un pericolo in molti contesti urbani. Nonostante i divieti e le normative, materiali contenenti amianto sono presenti in edifici, infrastrutture e terreni, soprattutto nelle aree urbanizzate prima degli anni ’90. Un recente studio pubblicato su Discover Sustainability propone un nuovo approccio per affrontare questa sfida: costruire città sostenibili e libere da amianto attraverso un modello strategico e sistemico.

Il modello MLP: una visione integrata per la transizione urbana

Lo studio si basa sull’approccio Multi-Level Perspective (MLP), un modello analitico che considera tre livelli interconnessi:

  • Tecnologie e innovazioni (livello micro): ad esempio, metodi avanzati di rilevamento e bonifica dell’amianto;
  • Strutture socio-tecniche e istituzioni (livello meso): come leggi, normative ambientali e urbanistiche;
  • Dinamiche sociali e culturali (livello macro): dalla consapevolezza pubblica al ruolo della cittadinanza attiva.

Secondo lo studio, solo l’interazione sinergica tra questi tre livelli può portare a una reale trasformazione urbana verso ambienti sani e sicuri.

Oltre la bonifica: verso una trasformazione strutturale

A differenza degli approcci tradizionali, focalizzati unicamente sulla rimozione dell’amianto, questo nuovo paradigma promuove una rigenerazione urbana a lungo termine. Il cambiamento opera quindi sociale e istituzionale:

  • Pianificazione urbana sostenibile
  • Politiche ambientali integrate
  • Partecipazione delle comunità locali
  • Formazione e innovazione tecnica

    In sostanza, liberarsi dall’amianto significa anche ripensare il modo in cui progettiamo e viviamo le nostre città.

Implicazioni per le città e le amministrazioni locali

Lo studio è particolarmente utile per:

  • Decisori pubblici e sindaci che vogliono avviare politiche di transizione ecologica;
  • Professionisti ambientali e urbanisti impegnati in progetti di rigenerazione urbana;
  • Associazioni e cittadini che desiderano attivarsi per comunità più sane.

Attraverso questo approccio, le città possono coordinare interventi tecnici e politiche pubbliche, evitando soluzioni frammentarie e puntando a risultati duraturi.

un’occasione per ripensare il futuro urbano

Il percorso verso città prive di amianto è lungo, ma grazie a questo nuovo approccio basato sulla prospettiva multilivello, è possibile pianificare in modo strategico un futuro urbano più sano, sicuro e sostenibile.

una visione coerente con ona – osservatorio nazionale amianto

Lo studio è perfettamente in linea con quanto portato avanti in Italia dall’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), il quale propone interventi trasversali di lotta all’amianto ed agli altri cancerogeni.

Si deve pensare ad un ‘poliattacco’ sistemico ed integrato per fare in modo che diminuiscano malati e decessi provocati da malattie asbesto-correlate. Questo si traduce con prevenzio primaria, secondaria e terziaria. L’eliminazione dell’amianto diventa parte di una più ampia trasformazione ambientale e culturale.” Ha affermato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, commentando lo studio ungherese.

FONTI DELLO STUDIO

Macher Gergely Zoltán (Università Széchenyi István), Szigeti Cecília, Percorsi verso città sostenibili e senza amianto utilizzando un approccio prospettico multilivello. Discov Sustainability 6 , 960 (2025). https://doi.org/10.1007/s43621-025-01932-0