Una data fondamentale per il futuro della Terra è quella che giungerà tra pochi giorni. La corte suprema delle Nazioni Unite emetterà il 23 luglio un parere non vincolante sull’obbligo giuridico dei Paesi di combattere i cambiamenti climatici. Lo apprendiamo dall’agenzia stampa Reuters.
La Corte internazionale di giustizia
La Corte internazionale di giustizia, nota anche con il nome di Tribunale internazionale dell’Aia, spesso indicata con l’acronimo CIG (in francese Cour internationale de justice); in inglese International Court of Justice, ICJ), è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite. Ha sede nel Palazzo della Pace all’Aia, nei Paesi Bassi.
Gli esperti affermano che il parere del 23 luglio potrebbe costituire un precedente della giurisprudenza climatica nei tribunali di tutta Europa, America Latina e oltre.
Infatti, il parere consultivo della Corte internazionale di giustizia, nota anche come Corte mondiale, affronterà anche la questione su quanto i singoli Stati a forte emissione di gas serra siano responsabili dei danni provocati alle piccole nazioni insulari. Inoltre, le interpretazioni di legge della Corte, pur non essendo vincolanti, hanno un notevole peso giuridico e politico.
cosa sono le piccole nazioni insulari
Le piccole nazioni insulari, spesso definite come piccoli stati insulari in via di sviluppo, sono nazioni caratterizzate da piccole dimensioni territoriali e demografiche, isolamento geografico, e vulnerabilità a eventi climatici e naturali. Questi stati, situati principalmente nell’Oceano Pacifico, nei Caraibi e nell’Oceano Indiano, affrontano sfide uniche legate al loro sviluppo economico e alla sostenibilità ambientale.
le nazioni insulari hanno chiesto importanti misure per ridurre le emissioni oltre al supporto finanziario degli Stati più ricchi e maggiormente inquinanti.
Nel corso di due settimane di udienze davanti alla Corte internazionale di giustizia a dicembre, i Paesi del Nord del mondo hanno sostenuto che i trattati sul clima esistenti, come ad esempio l’accordo di Parigi, dovrebbero costituire la base per stabilire le relative responsabilità dei Paesi.
La Corte interamericana dei diritti dell’uomo ha emesso un parere simile la scorsa settimana
La Corte interamericana dei diritti dell’uomo è un tribunale internazionale volto alla tutela dei diritti umani, con sede a San José in Costa Rica. Fu istituita con la Convenzione americana dei diritti umani del 1969.
Ha stabilito che i suoi 20 stati membri, tra cui latinoamericani e caraibici, debbano cooperare per contrastare il cambiamento climatico e adottare misure volte alla tutela ambientale.
Al momento hanno ratificato la Convenzione venticinque Stati americani. Ossia Argentina, Barbados, Bolivia, Brasile. Colombia, Costa Rica, Cile, Dominica, Ecuador, El Salvador, Granada. Guatemala, Haiti, Honduras, Giamaica, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Suriname, Trinidad e Tobago, Uruguay e Venezuela. Trinidad e Tobago.