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Avv. Ezio Bonanni

Carabiniere ferito in servizio: la Corte d’Appello riconosce lo status di Vittima del Dovere

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  • Ultima modifica dell'articolo:Agosto 11, 2025
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Il 4 giugno 2014, un Carabiniere fu incaricato di raggiungere rapidamente via Cilicia, a Roma, dove era stata segnalata una sparatoria. L’ordine, impartito da un Ufficiale del nucleo radiomobile, aveva lo scopo di tutelare la sicurezza pubblica. Alla guida di un’auto di servizio Fiat Bravo, e in compagnia del suo superiore, il militare stava percorrendo le strade della capitale quando, all’incrocio tra via Prenestina e via Tor de’ Schiavi, la vettura venne speronata violentemente da un altro mezzo. Le conseguenze furono gravi: trauma cranico, fratture cervicali e al bacino, con danni permanenti.

Il diniego del ministero e le prime sentenze

L’Arma dei Carabinieri riconobbe da subito che le ferite erano legate al servizio. Diversa fu la posizione del Ministero dell’Interno, che negò il titolo di Vittima del Dovere, ritenendo l’episodio un semplice incidente stradale e descrivendo il militare come “autista del Comandante”. Il Prefetto di Roma e il TAR del Lazio confermarono questa impostazione, sostenendo che l’evento fosse estraneo a un’azione diretta di contrasto alla criminalità.

La svolta in Corte d’Appello

Il carabiniere decise di ricorrere in secondo grado, assistito dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Vittime del Dovere. La Corte d’Appello di Roma ribaltò la sentenza, stabilendo che il militare, al momento dell’incidente, stava svolgendo un’operazione finalizzata alla prevenzione e repressione di reati, come previsto dalla legge 266/2005.

Riconoscimento e conseguenze economiche

La decisione ha imposto al Ministero di attribuire lo status di Vittima del Dovere, con tutti i benefici previsti. Secondo le stime dell’Osservatorio, il militare riceverà circa 400mila euro di arretrati e una pensione mensile di 2.300 euro. La motivazione della sentenza ha chiarito che l’urto si verificò mentre il carabiniere e il suo superiore stavano convergendo verso un’area dove erano stati esplosi colpi d’arma da fuoco, attività pienamente inclusa nei compiti istituzionali di contrasto al crimine.

Le reazioni e il significato della sentenza

Oggi in congedo, il carabiniere ha espresso soddisfazione per il riconoscimento, pur sottolineando la difficoltà di una battaglia legale durata anni. Ha dedicato la vittoria ai colleghi caduti in servizio. L’Osservatorio Vittime del Dovere ha definito la pronuncia una conquista per tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine, ribadendo la necessità di garantire procedure rapide e trasparenti. L’ente offre assistenza gratuita attraverso il proprio sito ufficiale e il numero verde 800 034 294.

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