In questa guida parliamo di IPA, acronimo di Idrocarburi Policiclici Aromatici, composti organici che possono essere molto dannosi per la salute. Il nome racchiude una vasta gamma di composti, alcuni più tossici di altri.
In questa guida facciamo chiarezza, vediamo quali sono gli effetti sulla salute e le malattie correlate. Vediamo anche quali sono le categorie di lavoratori a rischio e cosa fare per evitare le esposizioni dannose anche negli ambienti domestici e di vita quotidiana.
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Cosa sono gli idrocaarburi policiclici aromatici?
Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), conosciuti in inglese come PAH (Polycyclic Aromatic Hydrocarbons), sono composti chimici complessi. Si trovano in natura, ad esempio nel petrolio e nel carbone, ma possono essere generati anche durante processi di combustione incompleta di materiali organici.
Questi composti infatti si formano quando materiali organici bruciano in condizioni di insufficiente ossigeno o a temperature elevate, accumulandosi nell’ambiente e presentando un rischio per la salute umana e l’ecosistema.
Gli IPA si dividono in due grandi categorie in base alla loro struttura: quelli a basso peso molecolare, composti da 2 o 3 anelli aromatici, più volatili e presenti principalmente nell’aria. E quelli a peso molecolare elevato, che contano 4 o più anelli, meno volatili e spesso legati al particolato atmosferico o depositati su superfici solide come il suolo. Tra i numerosi IPA noti, il benzo[a]pirene è uno dei più studiati per la sua elevata tossicità e per il suo ruolo nella cancerogenesi.
Dove si trovano gli IPA?
Questi composti sono estremamente diffusi e possono essere rilevati in diverse situazioni ambientali e industriali. Nell’aria, gli IPA sono prodotti da fonti come gli scarichi dei veicoli, le emissioni industriali e gli incendi boschivi. Possono anche accumularsi nel suolo e nelle acque, diffondendosi attraverso fenomeni atmosferici come la pioggia o attraverso le falde acquifere. Una delle principali fonti di esposizione diretta per le persone è rappresentata dal fumo di sigaretta, particolarmente rilevante negli ambienti chiusi.
Anche gli alimenti possono essere contaminati da IPA, soprattutto durante metodi di cottura a temperature elevate, come grigliate e fritture. Prodotti affumicati o tostati, così come frutta e verdura coltivate in aree inquinate, possono contenere tracce di questi composti.
In ambito lavorativo, i rischi di esposizione sono maggiori per chi opera in settori come l’edilizia, l’industria chimica o le lavorazioni che utilizzano materiali contenenti bitume, catrame o carbone.
Come si formano gli IPA nel dettaglio?
Gli IPA si generano quando materiali organici, come legno, carbone o carburanti, bruciano in modo incompleto. Questo può avvenire durante attività quotidiane, come il riscaldamento domestico con stufe a legna, la cottura dei cibi o la combustione di carburanti nei motori.
Anche i processi industriali e l’incenerimento dei rifiuti contribuiscono significativamente alla loro produzione. Inoltre, gli IPA trovano applicazione nella sintesi di pesticidi, farmaci e materiali plastici, e sono talvolta usati nella produzione di antibiotici o trattamenti antitumorali.
Effetti degli IPA sulla salute: quali sono?
Gli idrocarburi policiclici aromatici sono considerati tra le sostanze chimiche più pericolose per l’organismo umano. La loro tossicità varia in base al tipo di composto, alla quantità e alla durata dell’esposizione, oltre che alla via di contatto: inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo.
Tra i numerosi danni associati agli IPA, la loro cancerogenicità è la caratteristica più preoccupante. Il benzo[a]pirene, ad esempio, è classificato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come un agente cancerogeno certo, legato allo sviluppo di tumori del polmone, cutanei e gastrointestinali.
Gli IPA sono anche mutageni, in grado cioè di causare danni al DNA e aumentare il rischio di malattie genetiche. Possono influenzare negativamente il sistema cardiovascolare e nervoso, provocando infiammazioni, stress ossidativo e altre patologie croniche. Gli effetti nocivi non si limitano agli esseri umani: gli IPA inquinano l’ambiente, contaminando suolo e acque e compromettendo la salute di animali e piante.
Normative e misure di protezione in europa e italia
Per minimizzare i rischi derivanti dagli IPA, sia per l’uomo che per l’ambiente, le normative stabiliscono limiti rigorosi per la loro presenza nell’aria e negli alimenti. In Europa, il benzo[a]pirene è usato come indicatore della contaminazione da IPA, con limiti precisi fissati per prodotti come il pesce affumicato e altri alimenti lavorati. Anche in Italia esistono norme specifiche per controllare l’esposizione professionale agli IPA, prevedendo l’adozione di dispositivi di protezione individuale, sistemi di ventilazione adeguati e programmi di formazione obbligatori per i lavoratori a rischio.
Esposizione lavorativa e categorie a rischio: quali sono?
I lavoratori più esposti agli IPA operano principalmente in settori legati all’estrazione e lavorazione di combustibili fossili, alla produzione industriale di materiali come catrame e bitume, e alle centrali elettriche alimentate a carbone. Anche chi si occupa di trattamento dei rifiuti e bonifica ambientale può essere frequentemente esposto. Per queste categorie professionali, la legge prevede obblighi di monitoraggio continuo e l’adozione di strategie preventive per ridurre al minimo il contatto con queste sostanze.
Le industrie per cui è stata misurata e riportata un’esposizione professionale al benzo[a]pirene comprendono:
- liquefazione del carbone; gassificazione del carbone; produzione del carbon fossile e forni da coke; distillazione del catrame di carbone; coperture e pavimentazione (compresa la pece di catrame di carbone);
- impregnazione/preservazione del legno con creosoto;
- produzione di alluminio (livelli più elevati di esposizione);
- produzione di elettrodi di carbone;
- ripulitura dei camini;
- centrali elettriche a carbone.
Risarcimento danni in caso di esposizione lavorativa: come funziona?
Chi subisce danni alla salute per l’esposizione a IPA sul luogo di lavoro ha diritto a chiedere un risarcimento. L’INAIL in Italia riconosce le malattie professionali causate da esposizione a sostanze tossiche, tra cui gli IPA. Le procedure prevedono:
- Certificazione medica: collegare la malattia all’esposizione lavorativa.
- Domanda di riconoscimento: presentare documentazione completa all’INAIL.
I lavoratori che hanno sviluppato una malattia professionale hanno diritto a tutti i benefici previsti dalla legge (rendita INAIL o indennizzo) e al risarcimento integrale dei danni subiti (leggi tutto sul diritto risarcitorio).
Prevenzione: come ridurre l’esposizione agli Idrocarburi Policiclici Aromatici in casa
Di seguito forniamo qualche consiglio utile per evitare le esposizioni dannose in casa.
- Eliminare il fumo negli ambienti confinati.
- Limitare la cottura di cibi alla griglia negli ambienti chiusi.
- Dotare stufe, camini e grill di adeguate prese d’aria per una buona combustione.
- Mantenere una adeguata ventilazione dei luoghi dove vi sono in uso stufe, camini e grill.
- Assicurare un buon funzionamento ed un regolare controllo delle cappe.
- Se possibile, installare un sistema di ventilazione meccanica per ricambiare l’aria nell’abitazione.
- Non fumare in casa e in generale arieggiare ogni due ore gli ambienti di vita.