L’energia nucleare, con la sua capacità di produrre elettricità costante e affidabile, si presenta come un pilastro fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico. Molti tuttavia sono i timori riguardo al suo impiego. Qual è il motivo di questa divergenza di approccio? Le ragioni sono complesse e vanno oltre la mera questione di sicurezza.
Cerchiamo di fare chiarezza su questa fonte di energia. E’ una valida alternativa alle fonti rinnovabili come il solare ed l’eolico? Oppure hanno ragione i detrattori?
Contents
- 1 energia nucleare: un tema “caldo”
- 1.1 Cambiamenti climatici e nucleare
- 1.2 A favore dell’energia nucleare i mercati emergenti
- 1.3 Salience bias: una questione di psicologia
- 1.4 Come la mettiamo con la questione rifiuti? Sfatiamo un altro mito
- 1.5 Una questione di costi elevati?
- 1.6 Nucleare= zero emissioni
- 1.7 Progetti innovativi
- 1.8 Conclusioni
energia nucleare: un tema “caldo”
Energia nucleare. Nel cammino verso un futuro sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici, raggiungere l’obiettivo “emissioni zero” di gas serra (GHG) sta guadagnato risonanza globale.
La sfida ovviamente implica l’adozione di tecnologie che non producano emissioni di gas serra, come le fonti di energia rinnovabile, l’energia idroelettrica e, appunto, l’energia nucleare.
Quest’ultima si erge come protagonista nella transizione verso un’economia energetica pulita e sostenibile. Ad affermarlo, il rapporto World Energy Outlook 2022, pubblicato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA).
Facile dedurre che, anche in tema “cambiamento climatico“, il nucleare potrebbe essere una soluzione.
Cambiamenti climatici e nucleare
La scienza ha confermato in modo inequivocabile che l’attività umana costituisce la principale spinta dietro il cambiamento climatico. La combustione di combustibili fossili e la deforestazione indiscriminata (che ha devastato persino le preziose foreste di mangrovie), provocano forti emissioni di gas serra come anidride carbonica e metano. L’incremento della frequenza di eventi meteorologici estremi, l’innalzamento dei livelli dei mari e le alterazioni delle temperature globali, sono le dirette conseguenze di tali azioni nefaste.
In questo scenario, l’energia nucleare si staglia come pilastro fondamentale della trasformazione verso un futuro energetico responsabile e sostenibile. La sua adozione e lo sviluppo responsabile di questa tecnologia possono costituire un cardine nel nostro impegno condiviso per un futuro più verde e prospero?
A favore dell’energia nucleare i mercati emergenti
Mentre alcuni Paesi avanzati stanno procedendo verso una graduale dismissione delle centrali nucleari, altri mercati emergenti, quali Cina, Corea del Sud e India, si stanno affacciando sulla scena come “pionieri” nello sviluppo di questa risorsa.
La Cina, ha addirittura pianificato la costruzione di un numero impressionante di reattori nei prossimi anni, ben 150, dimostrando un chiaro impegno per il nucleare come parte integrante della sua strategia energetica. La scelta poggia tuttavia anche su altre ragioni .
Le economie emergenti vedono nel nucleare non solo una fonte di energia pulita e a basse emissioni di carbonio, ma anche una leva di sviluppo e crescita economica. Oltre al potenziale in termine di innovazione e leadership nel settore tecnologico, il nucleare offre infatti molte opportunità di lavoro.
Energia nucleare: sfatiamo qualche mito e relativi timori
Ad oggi, l’energia nucleare non è stata presa in debita considerazione nel panorama energetico globale. Perché questa riluttanza ad abbracciare una risorsa così potente e vitale?
In primis, a frenare gli entusiasmi è stata la preoccupazione relativa alla sicurezza degli impianti. Eventi drammatici come Chernobyl e Fukushima, hanno sicuramente scosso l’opinione pubblica, per via dello strascico di morte e dolore causati dall’esplosione dei reattori.
Tuttavia, analizzando in modo obiettivo i tassi di mortalità legati a tutte le fonti di energia, considerando altresì incidenti e inquinamento, emergono dati sorprendenti.
Per fare un esempio, l’incidente di Chernobyl, ha causato circa 4.000 morti premature legate all’esposizione alle radiazioni.
Nel 2019, per via dell’inquinamento atmosferico derivante dai combustibili fossili, sono morte 4,5 milioni di persone.
Perchè allora tanta apprensione per il nucleare?
Salience bias: una questione di psicologia
In gergo psicologico, la tendenza a sovrastimare eventi tragici, anche se rari, e sottovalutare quelli meno eclatanti, anche se ben più impattanti, è noto come “salience bias“.
Gli incidenti nucleari, con il loro dirompente impatto, con il loro flusso di immagini cruente che fanno il giro del mondo attraverso i media, impressionano l’opinione pubblica in maniera indelebile.
Le tragiche conseguenze quotidiane dei combustibili fossili sfuggono invece spesso all’attenzione. L’inquinamento non fa rumore…
Come la mettiamo con la questione rifiuti? Sfatiamo un altro mito
Oltre alla sicurezza, il tema dei rifiuti nucleari è spesso citato come una preoccupazione cruciale.
A dire il vero, circa il 90% dei rifiuti nucleari è a bassa attività e solo l’1% è effettivamente radioattivo. In aggiunta, le scorie, spesso oggetto di preoccupazione, sono dense e occupano uno spazio relativamente piccolo.
Una questione di costi elevati?
Anche in tema di costi, il nucleare suscita perplessita. Ma è davvero impossibile ridurre l’impatto economico? Molti esperti attribuiscono i costi elevati delle centrali nucleari a decenni di politiche restrittive e normative paralizzanti. La burocrazia spesso ha rallentato il processo di approvazione e concessione delle licenze, contribuendo all’incremento dei costi. Inoltre, c’è un evidente squilibrio negli incentivi fiscali tra le fonti di energia senza emissioni di carbonio, con il nucleare che riceve una frazione rispetto al solare ed eolico. Tuttavia, una nuova ondata di innovazione nel settore nucleare sta prendendo piede in tutto il mondo. Dagli avanzamenti nella tecnologia di fusione nucleare alla progettazione di reattori modulari più piccoli e sicuri, l’energia nucleare sta vivendo una rinascita. I piccoli reattori modulari, in particolare, promettono di essere più sicuri ed economici, aprendo la strada a una nuova era di produzione energetica. Essi occupano relativamente poco spazio rispetto alle loro controparti rinnovabili, offrendo un’opzione più efficiente in termini di utilizzo del territorio.
Insomma, anche in questo caso ci troviamo davanti a un falso problema.
Nucleare= zero emissioni
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’energia nucleare è una fonte a zero quanto a emissioni di carbonio. Se consideriamo l’intero ciclo di vita, le emissioni di gas serra del nucleare sono inferiori rispetto alle fonti come il solare e l’eolico.
In termini di affidabilità, il nucleare non ha rivali. A differenza delle fonti energetiche rinnovabili, come il vento e il sole, che dipendono infatti dalle condizioni atmosferiche e dall’orario del giorno, le centrali nucleari forniscono un flusso di energia costante, regolabile in base alla domanda.
L’ibridazione delle fonti di energia nucleare e rinnovabile offre una soluzione flessibile e a basse emissioni di carbonio che ottimizza le risorse finanziarie e riduce l’impatto ambientale.
Progetti innovativi
Le innovazioni nel settore nucleare sono fondamentali per sfruttare appieno il potenziale di questa forma di energia. Nuovi progetti di reattori e metodologie di produzione modulare stanno emergendo come opportunità e sfide per l’implementazione di tecnologie avanzate.
Tuttavia, il futuro dell’energia nucleare dipende non solo dalle innovazioni nella tecnologia dei reattori, ma anche dai progressi nei processi produttivi, nella sicurezza dell’approvvigionamento di combustibile e nelle soluzioni per il trattamento del combustibile esaurito, tra gli altri fattori cruciali.
L’uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale e la produzione additiva stanno ad esempio aprendo la strada a soluzioni sicure e sostenibili che possono portare a una gestione più efficiente ed economica delle centrali nucleari. Il successo di questa transizione dipenderà insomma da un mix di strategie e richiederà un costante sforzo di innovazione e collaborazione lungo ogni fase del ciclo del combustibile.
Conclusioni
In conclusione, l’energia nucleare rappresenta una componente molto attiva nella lotta contro il cambiamento climatico. Le innovazioni tecnologiche e l’adozione responsabile di questa forma di energia sono fondamentali per il nostro futuro sostenibile. Nonostante le sfide, il progresso è tangibile e il nucleare è ben posizionato per contribuire in modo significativo a un mondo a zero emissioni nette.